Processo rimborsopoli VdA: 15 condanne in appello a Torino
Condanne per il reato di peculato all’assessore regionale alle attività produttive, Raimondo Donzel del Pd, alla consigliera regionale dem Carmela Fontana e al consigliere regionale di Stella Alpina, Marco Viérin, e per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato a carico di Leonardo La Torre, nei confronti dei quali – per effetto della Legge Severino – scatterà ora la procedura che porterà alla loro sospensione per 18 mesi dalla carica elettiva ricoperta attualmente all’interno del Consiglio regionale (al loro posto, una volta perfezionato l’iter, dovrebbero sedere in Consiglio Valle i primi esclusi alle elezioni regionali 2013 nelle liste del Pd-Sinistra VdA, di Stella Alpina e dell’Union Valdôtaine, ovvero Andrea Padovani, Orfeo Cout, Delio Donzel e Carlo Norbiato).Niente sospensione, invece, per Patrizia Morelli e Albert Chatrian di Alpe, condannati soltanto per il reato di finanziamento illecito del partito, mentre nei confronti di André Lanièce di Stella Alpina è stata confermata la sentenza assolutoria di primo grado.La Torre – a cui è stata inflitta una pena di 10 mesi di reclusione e 24.000 euro di multa – è stato ritenuto responsabile, oltre che del finanziamento illecito, anche di «aver conseguito indebitamente fondi per 23.784 euro dalla Regione Valle d’Aosta per la testata ‘La Voix Autonomiste’». Da qui la sospensione per effetto della Legge Severino.Sentenza ribaltataPiù nel dettaglio, il collegio della prima Sezione penale della Corte d’Appello di Torino ha ribaltato in parte la doppia sentenza assolutoria del 2015 a cura dei gup del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco e Giuseppe Colazingari, condannando nel complesso 15 dei 27 imputati nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte «spese pazze» effettuate tra il 2009 e il 2012 dai gruppi della XIII legislatura in Consiglio Valle, ovvero quelli di Alpe, Fédération Autonomiste, Pd, Pdl, Stella Alpina e Union Valdôtaine, con funzionari di partito, attuali ed ex consiglieri regionali accusati a vario titolo di peculato, finanziamento illecito e indebita percezione di contributi pubblici per una cifra pari a 1.495.900 euro.Le pene più elevate – due anni e 4 mesi di reclusione – sono state inflitte sia per il peculato che per il finanziamento illecito del partito agli ex capogruppo e consigliere regionale del Pdl, Massimo Lattanzi e Anacleto Benin (a entrambi è stata inflitta inoltre la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici così come all’indirizzo di Dario Comé, Raimondo Donzel, Carmela Fontana, Gianni Rigo, Marco Viérin e Alberto Zucchi).Il sostituto procuratore generale di Torino, Giancarlo Avenati Bassi, dal 6 febbraio scorso tra l’altro nuovo procuratore capo facente funzioni di Aosta, aveva chiesto la condanna di tutti e 27 gli imputati.Le scuse dell’assesore regionaleL’assessore regionale alle attività produttive, Raimondo Donzel, non appena appresa la notizia delle sua condanna (questa mattina al palazzo di giustizia ‘Bruno Caccia’ di Torino erano presenti solamente Diego Empereur, Osvaldo Chabod, Guido Grimod e Ruggero Millet), sulla sua pagina Facebook ha subito ‘postato’: «Chiedo scusa ai valdostani per l’imbarazzo che ho creato. Ribadisco la mia innocenza e continuerò a battermi perché sia riconosciuta. Ringrazio gli amici che sempre hanno avuto fiducia in me e sanno che non ho fatto nulla di male».Il dettaglio delle condannePECULATO: Marco Viérin e Dario Comé (Stella Alpina) un anno e 10 mesi; Alberto Zucchi (Pdl) un anno e 5 mesi; Carmela Fontana (Pd) un anno e 10 mesi; Raimondo Donzel e Gianni Rigo (Pd) un anno e 8 mesi.FINANZIAMENTO ILLECITO: Leonardo La Torre (Fédération Autonomiste) 10 mesi e 24 mila euro di multa (condannato anche per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato); Claudio Lavoyer (Fédération Autonomiste) 4 mesi e 10 mila euro di multa; Ruggero Millet (Pd) sei mesi; Patrizia Morelli, Albert Chatrian, Giuseppe Cerise e Roberto Louvin (Alpe) 4 mesi e 14 mila euro di multa.Le assoluzioni confermateAssoluzioni confermate – così come in primo grado ad Aosta – per André Laniece (Stella Alpina), Chantal Certan (Alpe), Enrico Tibaldi (Pdl), Davide Avati, Giuseppe Rollandin, Erika Guichardaz, Emilio Zambon, Giovanni Sandri (Pd), Diego Empereur, l’assessore regionale Ego Perron, Osvaldo Chabod e Guido Grimod (Union Valdôtaine).(pa.ba.)