Aosta: proposta di referendum per bloccare la scuola polmone
Neanche il tempo di approvare il regolamento per la presentazione di referendum popolari, ed ecco che il comune di Aosta vive la sua prima iniziativa in materia.
Un gruppo di insegnanti, genitori, studenti e le forze politiche della minoranza, guidate dai referenti Antonio Botti, Nina Alda Cottone e Loris Sartore, ha infatti creato un comitato promotore per indire un referendum consultivo contro la realizzazione del polo scolastico di regione Tzamberlet, la famigerata scuola polmone.
Il percorso è cominciato sabato mattina, con Loris Sartore a depositare in Comune l’istanza al Sindaco per avviare l’iter referendario, il cui passo successivo prevede la costituzione di una commissione tecnica, che valuterà l’ammissibilità dal quesito entro trenta giorni.
«Vogliamo consultare la popolazione in merito alla sciagurata e costosissima (circa 25 mln di euro) scelta della precedente maggioranza regionale di cementificare parte del polo sportivo regionale di regione Tzamberlet – affermano i referenti – e di abbandonare l’edificio di via Torino che ospitava il Liceo Maria Adelaide».
A tal proposito, la domanda sarà chiara: «Volete voi che l’area a servizi individuata nel Piano Regolatore Generale di Aosta, denominata “Sp3”, localizzata nella sottozona Fa01 – Area sportiva Tsambarlet, destinata allo sport e al tempo libero, mantenga tale destinazione?»
(al.bi.)