Regione VdA: no alla pubblicazione dei vitalizi
Una norma, contenuta nell’ultima Finanziaria, concedeva la facoltà di chiedere, entro il 31 marzo 2017, la liquidazione - in un’unica soluzione - della propria posizione
No dell’aula alla pubblicazione dei nomi degli ex consiglieri della Regione VdA che hanno incassato l’assegno di vitalizio nei primi tre mesi dell’anno. Una norma, contenuta nell’ultima Finanziaria, concedeva la facoltà di chiedere, entro il 31 marzo 2017, la liquidazione – in un’unica soluzione – della propria posizione. L’operazione – sommati tutti i 55 richiedenti – ammontava a 22,2 milioni di euro. Il Consiglio Valle boccia con 20 voti contrari, l’astensione di Paolo Contoz (che era favorevole alla pubblicazione) e 13 a favore, la proposta di legge in materia di trasparenza degli assegni vitalizi dei Consiglieri regionali presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta.
Sull’ordine del giorno che prevede la revisione del sistema pensionistico e la pubblicazione dell’elenco dei vitalizi la minoranza ha perplessità. A esprimerle Chantal Certan (Alpe): «L’ordine del giorno è di fatto un impegno che non dice nulla se non dell’abolizione dell’attuale sistema previdenziale. Dare pubblicità vuol dire che queste sono le cifre e poi fare sparire tutto dai siti. Diverso è la pubblicazione».
Pubblicazione, le ragioni del NO
La maggioranza dice no ma si impegna a «presentare entro la fine dicembre una proposta di legge articolata che vada nel senso della trasparenza» ha annunciato Nello Fabbri Uvp.
Sulla Stessa lunghezza d’onda l’Uv che per bocca del capogruppo Ego Perron fa sapere: « Se c’è un gruppo che non ha mai nascosto la sua disponibilità per le iniziative che andavano nella direzione di ridurre le indennità è l’Union valdôtaine. Se verrà avanzata una proposta che discute in modo organico su questa materia non ci sottraremo al confronto».
Stessa linea per il Pd. Così Paolo Crétier: «Non siamo contrari a priori però, come annunciato, arriverà un’altra proposta. Questa non è organica. Alcuni dati sono già usciti e siamo già stati ridicolizzati. Noi non godiamo più di vitalizi. Dal 2013 è cambiato molto. Prendo l’impegno per una norma più trasparente».
Ha ricordato André Lanièce (Epav): «La nostra regione è stata tra le prime a riformare l’assegno vitalizio. Abbiamo tagliato i costi della politica e dei contributi di previdenza. Abbiamo la volontà di lavorare a una proposta di legge all’interno della quale ci sia anche la pubblicazione».
Pubblicazione, le ragioni del Sì
Per Claudio Restano (PnV): «Oggi è necessario dare trasparenza: è quello che ci chiedono i nostri concittadini. Diamo un piccolo segnale di cambiamento senza rinnegare il passato senza fare del populismo».
Così Patrizia Morelli (Alpe): «I fondi pubblici devono essere gestiti in maniera trasparente. Parliamo di fondi impegnati in maniera assolutamente lecita. Erano altre leggi che corrispondevano ad altri tempi. Quello che si chiede oggi è di rendere pubblici dei dati di persone che hanno ricoperto cariche pubbliche. Certo che se escono sui social quello è dare in pasto all’opinione pubblica. Per non essere ridicolizzati basta assumersi le responsabilità. Sono stupita da un atteggiamento di chiusura di alcune forze di maggioranza».
Gli fa eco Elso Gerandin (Gm): «Non posso credere che sia una trasparenza di maggioranza e una di minoranza». Per Andrea Padovani (Gm): «I colleghi del Pd ci hanno spiegato quanto sono d’accordo sulla trasparenza e poi votano contro. E’ incomprensibile a noi e ai valdostani». Pierluigi Marquis (Sa) ha detto: «Non ci sottraiamo al confronto su una proposta di legge in materia».
(danila chenal)