Elisa Tripodi prima donna valdostana in Parlamento con una campagna costata mille euro
Elisa Tripodi è la prima donna valdostana a essere eletta in Parlamento. Consulente assicurativo di Aosta, 31 anni, la grillina ha stravinto la corsa per la Camera.
Quello di Elisa Tripodi era stato un nome un po’ a sorpresa, come consuetudine dei 5 stelle. Lei si è spesa, in questa campagna elettorale, con la forza che le è consueta senza però mai spegnere il suo sorriso e, dall’anonimato è diventata appunto la prima donna deputato della Valle d’Aosta.
La notte delle elezioni è ancora un po’ stanca e frastornata dal fatto di essere lì al centro della grande attenzione, ma a chi spera di trovare in lei una persona accondiscendente sbaglia: Elisa Tripodi sfodera immediatamente la sua grinta: «Certamente sarò, come sono sempre stata, una persona di dialogo e di confronto con il mio omologo senatore. Rappresentiamo entrambi i cittadini valdostani e, quindi, cureremo anche il loro interesse. Ma, io resto una parlamentare eletta nelle liste del Movimento 5 Stelle e, pertanto, farò parte di quel gruppo e inserirò i problemi locali nei problemi nazionali affrontandoli con un respiro più ampio».
L’analisi del voto
Come mai un voto così importante nei suoi confronti? Anche a chi le ricorda che comunque la gente ha votato anche perché c’era lei precisa: «Sicuramente non è un merito solo mio, è stato un voto per il movimento, i cittadini hanno votato 5 Stelle per premiare un movimento nazionale che ha portato delle idee interessanti e diverse. Siamo stati premiati anche grazie all’attenzione ai giovani, ai nuovi mezzi di comunicazione e ai social. La nostra campagna elettorale è stata realizzata con una spesa irrisoria, 1000 euro raccolti tra le persone. Non avete visto grandi manifesti, ma solo grande lavoro e grande presenza».
Il futuro: studiare
La sua parola d’ordine è studiare, non lasciare nulla al caso, documentarsi e informarsi. Lo dice più volte nella serata, lo rimarca quasi inconsciamente e ne sorride un po’ quando glielo si fa notare: «Intanto studierò diritto parlamentare – sottolinea con un sorriso vagamente ironico – ma sono serena perché avrò l’aiuto di tanti parlamentari che sono quelli del gruppo dei 5 Stelle. Si impara meglio insieme e collaborando».
Non sente di aver finito di lavorare e di studiare e lo sottolinea con decisione: «Abbiamo costruito questo successo con il contatto con la gente, gli attivisti, i cittadini per arrivare fino ai bar. Voglio, e lo vogliono tutti i 5 Stelle, continuare a parlare e a capire, stare in mezzo alla gente e ai suoi problemi, non vogliamo rinchiuderci, ma continuare a ragionare di cose concrete e non di giochi politici sottobanco».
(bruno fracasso)