Impegno civico, troppa foga fa inciampare sulla grammatica
Il movimento prende posizione contro un post di Andrea Manfrin, lo taccia di ''analfabeta funzionale'' e poi scivola sul verbo avere
Impegno civico punta il dito contro il consigliere comunale Andrea Manfrin per un post su Facebook – nel mirino del leghista il programma della lista – e replica, rivendicando più soldi alla scuola pubblica per «ridurre il preoccupante fenomeno degli analfabeti funzionali: persone che, ad esempio, leggono un programma politico senza comprenderne i contenuti (leggi Manfrin)». A volte può accadere che la troppa foga faccia incappare in errori di battitura ”grammaticalmente” spiacevoli e così si finisce per fare la figura del «bue che dà del cornuto all’asino».
A originare la presa di posizione un post di Manfrin che si dice incredulo davanti al programma di Impegno civico «tra le cui priorità vedo far arrivare più clandestini, contrastare la Lega e ridurre lo sci. Pensavo fosse uno scherzo ma è tutto vero». Post commentato con frasi «sessiste e violente», fa notare impegno civico che denuncia: «Di fronte all’iniziativa storica di presentare una lista con il 60% di donne, la risposta è una serie di insulti e stereotipi».
La vicenda
Impegno civico, viste le reazioni al post, denuncia: «In Valle d’Aosta, la Lega non è la faccia rassicurante di Distort o Sammaritani, ma quella, stravolta dall’odio, di Andrea Manfrin. Già condannato dall’ordine dei giornalisti per altre uscite improvvide, il candidato ‘social – sovranista’ non riesce proprio a trattenersi». «Sul proprio profilo Facebook, – prosegue Impegno civico – ha dedicato uno dei suoi vergognosi post alla lista Impegno Civico VdA, accusandola di voler far arrivare più clandestini, di contrastare La Lega e di ridurre lo sci».
«In realtà – spiega la lista -, proponiamo: politiche di integrazione per chi fugge da guerra e miseria – in ogni caso, il Consiglio regionale non ha competenze rispetto alle politiche migratorie – e di rafforzare l’offerta turistica valdostana, immaginando, accanto agli impianti sciistici esistenti, un modello di turismo per tutto l’anno, ambientalmente ed economicamente sostenibile».
(d.c.)