Savt: appello all’unità delle forze autonomiste valdostane
Il sindacato autonomo della Valle d'Aosta invita alla conciliazione gli autonomisti e alla riconciliazione con i valdostani
L’appello del Savt all’unità degli autonomisti post regionali del 20 maggio. «La Valle d’Aosta esce dalle urne profondamente spaccata politicamente, socialmente ed economicamente».
Grido di allarme
E’ il grido di allarme del sindacato autonomo Savt. «Le ultime elezioni regionali hanno consegnato un quadro politico frammentato: otto partiti e movimenti presenti nel Consiglio regionale, con da tre a sette consiglieri eletti. È difficile prevedere di dare un governo alla Valle d’Aosta anche alla luce di veti incrociati da una parte e dall’altra. Almeno in apparenza» scrive in un comunicato. Riflette: «La Valle d’Aosta, come l’Italia, deve cercare di trovare un accordo per creare il nuovo governo. A disposizione ci sono sessanta giorni, altrimenti si torna al voto.
L’appello
«Nell’interesse della nostra comunità, ovviamente, non dobbiamo dimenticare le ragioni morali e civili che ci hanno portato alla situazione politica che stiamo vivendo oggi». Invita a «superare tutte le differenze e ricordare solo gli interessi della Valle d’Aosta, anche se non dobbiamo dimenticare gli errori politici del recente passato».
Nel manifestare «preoccupazione per le divisioni politiche, pericolose per il futuro della comunità valdostana e per la difesa dell’autonomia e dello Statuto speciale», lancia un appello alle forze autonomiste affinché «si impegnino a farsi carico degli ”obblighi morali” e delle ”responsabilità” che derivano dalla gestione del potere».
Il Savt auspica che «le divergenze, i personalismi vengano abbandonati per lasciare posto alla concordia. Speriamo si possa ritrovare l’unità di intenti per difendere l’autonomia e lo Statuto speciale». Conclude il Savt «non arriveremo a un risultato se non terremo in conto gli interessi di tutti i valdostani e lavoreremo alla riconciliazione».