Dramma in gara a Viverone: nuotatore valdostano in rianimazione, ma è giallo sull’accaduto
Dramma in gara nel lago di Viverone, dove un nuotatore valdostano è stato colto da un malore. E’ giallo sull’accaduto.
Lotta per la vita Davide Auletta, 46 anni, il nuotatore valdostano colto da un malore sabato 4 agosto durante la traversata del lago di Viverone, competizione alla quale hanno preso parte circa ottanta atleti. Auletta è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Ponderano (BI). La notizia è riportata oggi, lunedì 6, dal settimanale Gazzetta Matin.
Auletta era tra gli atleti che hanno gareggiato indossando la muta. E’ probabile che sia stato vittima di un colpo di calore durante lo sforzo per cercare di guadagnare la testa della gara.
E’ giallo sulla dinamica dell’accaduto. Per gli organizzatori, Auletta ha tagliato il traguardo e solo successivamente è stato colto da malore, tanto è vero che l’atleta figura in classifica al 38° posto. Per i compagni di trasferta e gli amici, invece, lo sfortunato nuotatore è stato colto da malore mentre era nelle prime posizioni di classifica ed è stato ripescato da una imbarcazione fuori dalla rotta di gara, per essere poi portato su un pontile da dove è stato trasferito su una ambulanza del 118.
Proprio i compagni di tante gare di Auletta ieri, domenica, hanno sporto denuncia ai carabinieri di Aosta, affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto.
«Stiamo valutando le dinamiche dell’incidente, ma il suo tempo è stato registrato, e questo significa che ha tagliato il traguardo e pur trovandosi in acqua aveva già concluso la gara», ha detto all’Eco di Biella Piero Sarasso, uno degli organizzatori. Una versione che non convince per nulla gli amici di Auletta, perché il nuotatore al traguardo nessuno l’ha mai visto arrivare.
Le testimonianze
«In classifica Auletta risulta al 38° posto, 1” dietro di me e 4” davanti a Stefano Pozzo, ragazzo con il quale mi sono impegnato in una volata finale sul traguardo – racconta Daniele Liberati -. A dar retta alla classifica, Auletta avrebbe dovuto fare la volata con me – tra l’altro cosa inverosimile perché è nuotatore molto più forte del sottoscritto -; invece ho le prove (fotografie) che non c’era assolutamente».
Versioni contrastanti
Per i testimoni, è impossibile che Auletta abbia raggiunto il traguardo, a differenza di quanto sostenuto dagli organizzatori; probabile che gli stessi, una volta ritirato il chip all’atleta, nel riporlo abbiano attraversato la linea del traguardo, facendo scattare la registrazione del tempo.
«Davide aveva deciso di indossare la muta, siamo partiti insieme, ma lui, che è molto più veloce di me, si è subito portato nelle prime posizioni – racconta Andrea Camilletti, 7° al traguardo -. Quando ho tagliato il traguardo non l’ho visto e ho chiesto quanto era arrivato, ma il cronometrista mi ha detto che non risultava ancora in classifica. L’ho cercato, ma non trovandolo, mi sono preoccupato e mi sono rivolto ai volontari della croce rossa presenti a riva. Neanche loro sapevano nulla, ma mentre parlavamo hanno ricevuto la chiamata che li avvisava che un concorrente era stato ripescato e che stava per essere portato a riva con una barca che aveva a bordo due loro colleghi. Siamo andati al molo, hanno portato Davide, ma prima di far partire l’ambulanza hanno dovuto stabilizzarlo. Dopo ho parlato con Sergio Galeone, che è arrivato secondo, mi ha riferito che Davide era alle sue spalle fino a metà gara, ma che poi non l’aveva più visto. Da quello che ho sentito dire, sembra che sia stato avvistato da una canoa ben al di fuori della rotta prevista dal percorso di gara, molto sulla destra. Non so come sia possibile che risulti in classifica, quando gli hanno tolto la muta, mi sembra che non avesse il chip alla caviglia».
Massimo Pica, 21° al traguardo, non si dà pace: «è inaccettabile quello che ha detto l’organizzazione ed è per questo che ci siamo rivolti ai carabinieri. Auletta in ogni gara arriva abbondantemente prima di tutti noi e non vedendolo al traguardo ci siamo preoccupati. Gli organizzatori hanno minimizzato, ma noi tutti vogliamo vederci chiaro. Abbiamo le prove fotografiche del fatto che al traguardo l’atleta non ci è mai arrivato e anche altre fotografie che dimostrano che qualcosa di poco chiaro, dopo il fatto, è successo. Per noi Davide è stato colto da malore mentre era in gara e chi doveva garantire la sicurezza in acqua ha perso il contatto con l’atleta. Il nostro pensiero è tutto per Davide, che sta lottando per la vita».
(luca mercanti)
(in foto: Davide Auletta, al centro, con gli amici)