ATTUALITA'
di Luca Mercanti  
il 21/08/2018

Caccia: mancanza di equità, i cacciatori della Mont Emilius minacciano ricorso al Tar

Replica la presidente del Comitato Elena Michiardi: solo cambiando le regole, aprendo le circoscrizioni, si potrebbe ovviare ma la decisione dovrebbe essere condivisa dalla maggioranza dei cacciatori

Mondo valdostano della caccia nuovamente in fibrillazione. Protestano, infatti, i cacciatori della Circoscrizione Monte Emilius, i quali rilevano la mancanza del principio di equità, e si dicono pronti a fare ricorso al Tar, il che potrebbe portare a uno slittamento dell’avvio della stagione venatoria.

In una lettera, i cacciatori della Circoscrizione rilevano che “alla luce della distribuzione tra i cacciatori valdostani dei capi per la stagione venatoria 2018-2019, rileviamo che ancora una volta viene disatteso il principio di equità che dovrebbe essere alla base del sistema di ripartizione.  Questi i numeri: i 182 cacciatori della circoscrizione Mont Emilius potranno prelevare 291 capi, con un coefficiente di 1,60 a testa. Ovvero qualcuno avrà due capi e altri si dovranno accontentare di uno. E’ in assoluto la media prelievi più bassa di tutta la regione. Invece, solo per fare un esempio, la circoscrizione numero 3 (Aosta e valle del Gran San Bernardo) ha 229 cacciatori e 713 capi, con una media di 3,11; oppure la numero 7 (Monte Rosa) ha 92 cacciatori e 279 capi con una media di 3,03 a testa. L’iniquità è evidente.

A questo si aggiungono le compensazioni, che sono altrettanto squilibrate: a noi con 1/2 capi vengono chiesti 30 euro, chi ne potrà prendere 3/4 dovrà versare 75 euro. Come circoscrizione, inoltre, manteniamo seri dubbi sull’introduzione del sistema della compensazione, che in futuro rischia di penalizzare i cacciatori creando progressivamente una discriminazione legata alle possibilità economiche di ciascuno”

I cacciatori invitano “il presidente della Regione Nicoletta Spelgatti, l’assessore Elso Gerandin e la Giunta a intervenire per una più corretta redistribuzione dei capi in Valle d’Aosta, basandosi sui decantati criteri di equità e giustizia”.

La replica

Non nega il fatto che siano penalizzati dalla ripartizione dei capi il presidente dei cacciatori valdostani Elena Michiardi ma sottolinea che «nella stessa situazione è la seconda circoscrizione della comunità Grand Paradis che va da Arvier a Saint-Pierre» e che a pesare sono i criteri che «tengono conto dell’antropizzazione e delle caratteristiche faunistiche delle diverse aree». Si dice rammaricata la presidente: «spiace che si arrivi alle minacce a ridosso dell’apertura della stagione faunistica. Sarebbe meglio parlarne nelle sedi deputate» e ricorda che «da oltre un anno la quarta circoscrizione non ha più rappresentanti al tavolo del Comitato». Ricorda infine che «per i minori prelievi c’è una compensazione economica» e che «le circoscrizioni chiuse non aiutano ma il sistema si potrebbe rivedere solo se la maggior parte dei cacciatori condividesse la sua revisione».

(re.newsvda.it)

 

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