Consiglio Valle, opposizioni: ”ostaggio delle beghe politiche”
Ancora critiche all'azione di governo a trazione leghista
Il presidente del governo Nicoletta Spelgatti lamenta in Consiglio Valle «non ci lasciate fare il cambiamento. Nei nostri confronti in questi tre mesi c’è stato un attacco continuo e inaudito. Noi abbiamo lavorato in silenzio, con responsabilità, pensando al futuro». Non si fanno attendere le reazioni dalle opposizioni che in sintesi invitano a «non continuare a tenere la Valle d’Aosta in ostaggio per le vostre beghe politiche».
Immobilismo
Luigi Bertschy capogruppo dell’Uvp «Siamo in Consiglio Valle o già in campagna elettorale. A Roma la si fa contro i migranti e l’Europa. In Valle d’Aosta la si fa contro quelli che vi criticano. La Lega ha dimostrato di non sapere fare niente. Lei, Presidente, ha paralizzato il sistema. Lei non si permetta di fare la vittima. Basta dire che la Valle d’Aosta è tabula rasa che bisogna ripartire da zero. L’Uvp non farà da stampella a una maggioranza zoppicante, ferma».
Mauro Baccega (Epav) denuncia mancanza «di presenza sul territorio, sui dossier. Sono lieto che finalmente vengano affrontati temi dopo cento giorni di salute. Le debolezze verranno fuori discutendo gli 80 punti».
Il capogruppo dell’Uv Renzo Testolin parla di clima surreale che «deriva dal fatto che voi avete coscienza di aver fatto poco o nulla. Dal punto di vista amministrativo ci sono carenze. Qua non si vogliono mettere in evidenza gli aspetti negativi, non ambiamo a fare a scatola chiusa dei ribaltoni. Se dovesse mai succedere lo si farà con tutta l’attenzione a non incorrere nelle criticità del passato. L’Uv si metterà in gioco se necessario ma non farà da stampella al suo governo».
Lapidaria Maria Luisa Russo (M5S) «le ripicche fuori da qui non interessano a nessuno. Incominciamo a lavorare».
Così Alessandro Nogara Uvp: «Bisognerebbe darsi da fare ma è tutto un problema in seno alla maggioranza. Vorrei sapere cosa veniamo a fare in questo Consiglio, qual è il nostro ruolo. In Consiglio si prendono decisioni importanti ma poi queste vengono disattese. L’assestamento di bilancio è tra le cose più importanti. Quando useremo i soldi a disposizione. Si rischia di non poterli utilizzarli».
Luca Bianchi (Uv) invita a «far vedere la differenza rispetto a quelli che sedevano nei vostri banchi. E’ immobilismo. Siamo tornati alla Prima Repubblica con ‘incarichini’ ad amici degli amici. E’ stato un accordo di poltrone a maggio. I cittadini non hanno voluto Lei. Le forze autonomiste hanno a cuore la Valle d’Aosta».
Chiara Minelli (Impegno civico)scandisce: «ancora una volta assistiamo a un estenuante dibattito che poi va ad incidere sui lavori. Una maggioranza formata tre mesi fa è esplosa. C’è una mortificazione di progettualità e progettazione di cui la Valle d’Aosta ha bisogno e che da troppo tempo manca. Temiamo il ritorno di chi ha mal governato per tanto tempo».
Punta il dito Laurent Viérin (UvP): «Noi vediamo solo nebbia. Siete stati molto rapidi a distribuire incarichi ma non altrettanto a dare risposte sui dossier. Non scaricate su quest’aula la vostra incapacità, la vostra inesperienza».
(danila chenal)