Mozione di sfiducia Aggravi: Ferrero non sarà in aula, maggioranza a 17
La sfiducia - votata per chiamata nominale - può essere approvata solo con la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati ovvero 18 indipendentemente dal numero dei presenti
Il capogruppo di Mouv’ Stefano Ferrero venerdì 5 ottobre non sarà presente alla riunione del Consiglio Valle convocata per discutere della mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alle Finanze con delega al Casinò Stefano Aggravi. Nel comunicarlo in un lungo post su Facebook, il consigliere rinnova la sua stima per l’assessore.
La sfiducia
La sfiducia – votata per chiamata nominale – può essere approvata solo con la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Siccome i consiglieri assegnati sono 35, la maggioranza assoluta è 18 voti, a prescindere dal numero dei presenti.
Patetico teatrino
Scrive Ferrero «Mi spiace molto (per Te non per il patetico teatrino in programma) ma sarò a Torino per un esame clinico prenotato circa un mese fa che non posso assolutamente rinviare. La Tua “messa in stato di accusa” è in gran parte figlia della malafede, dell’ipocrisia e di meschini calcoli elettorali. Poi, probabilmente, qualche appetito insoddisfatto di poltrone ha fatto il resto. Non hanno perdonato la precisione, la responsabilità e l’onestà con la quale Tu hai esaminato il dossier “Casinò” per far emergere la verità dei fatti e non le bugie che fanno e hanno fatto comodo a certa vecchia politica per ottenere voti in cambio di promesse irrealizzabili.
L’ironia
Secondo Ferrero «Non hanno perdonato il fatto che Tu non sia indagato, non sia condannato come alcuni tuoi “apprezzati” predecessori, che mettevano la polvere sotto il tappeto e vendevano fumo sul risanamento e sulla reale gravissima situazione del Casinò definendolo, in alcuni casi in privato, azienda “bollita”. Niente clientele o interessi elettorali da difendere? Ma che Assessore strano sei!».
Aggiunge: «Comunque vadano le cose, non saranno le accuse strumentali di una nemmeno tanto improvvisata “Corte dei miracoli” che potranno modificare la verità provata emersa da documenti ufficiali, chiari pareri dei Dirigenti regionali, di esperti interpellati e dall’atteggiamento quanto meno discutibile dell’amministratore unico. Lasciamo, Assessore, che siano altre “Corti” che ne hanno la competenza ad esprimersi su certe posizioni».
Conclude: «La coerenza e l’onestà hanno un prezzo da pagare che, anche quando è elevatissimo, non sarà mai troppo alto per chi ha la schiena dritta in questo mondo dove “l’artrosi” piega molti individui!».
(re.ga.)