Processo Casinò, Bagalà: «bilanci redatti perfettamente»
Quarta "puntata" dell'udienza preliminare del processo per truffa e falso in bilancio, sui fondi erogati dalla Regione alla Casa da gioco; spunta una perizia della difesa dei componenti del collegio sindacale
«Le persone presenti in quest’aula non dovrebbero essere qui. Le consulenze tecniche dicono che i bilanci sono stati redatti in maniera perfetta». Questa la posizione dell’avvocato Maria Rita Bagalà, difensore dei componenti del collegio sindacale Jean Paul Zanini e Laura Filetti, espressa nelle due ore di arringa in apertura della quarta “puntata” dell’udienza preliminare del processo per truffa e falso in bilancio, sui fondi erogati dalla Regione al Casinò.
«Controllo contabile non spetta a loro»
Nella richiesta di assoluzione, Bagalà sottolinea come «i sindaci non hanno l’onere del controllo contabile e si trovano a dover rispondere di accuse per le quali non dovevano nemmeno essere indagati». Il legale entra poi nei dettagli dell’udienza.
«Ai componenti del collegio sindacale spetta solamente il controllo di legalità – continua Bagalà -, per questo abbiamo effettuato un excursus su tutti i bilanci presi in considerazione: il fatto loro contestato non sussiste».
A dare manforte alla tesi della difesa «ci sono consulenze tecniche che ci dicono come i bilanci del Casinò siano stati redatti in maniera perfetta».
Le consulenze tecniche
A proposito di consulenze, i difensori dei componenti il collegio sindacale del Casinò, Corrado Bellora e Maria Rita Bagalà, nella scorsa udienza avevano presentato «una perizia del professore universitario Luigi Puddu , che va a sommarsi a quella presentata dai legali dell’ex amministratore unico Lorenzo Sommo, effettuata dal dottor Calcagno – spiegano i legali -. In questa consulenza si evince come il ricorso alle imposte anticipate sia un principio contabile; non ci si risulta che la procura abbia consulenze di segno opposto. Si è limitata alle annotazione della Guardia di Finanza».
«La palla passa al giudice»
Ora, insomma, secondo Maria Rita Bagalà «la palla passa al giudice; anche perché il codice civile parla in maniera chiara in materia di responsabilità contabile quando esistono dei revisori dei conti».
Le difese
L’udienza è poi proseguita con le arringhe di Saverio Rodi (legale di dell’ex amministratore unico Lorenzo Sommo) e Gianni Maria Saracco (difensore dell’ex assessore regionale Mauro Baccega).
Rodi: «Non c’è truffa»
Prova a smontare il capo di imputazione anche Saverio Rodi, il legale che insieme a Federica Gilliavod assiste l’ex amministratore unico della Casa da gioco, Lorenzo Sommo: «Non esiste alcun tipo di truffa – sottolinea l’avvocato Rodi fuori dall’aula -. L’operato dell’avvocato Sommo è successivo all’ultima delibera in contestazione. Ha licenziato il bilancio al 31 dicembre 2015, mentre la delibera risale al 10 dicembre 2015. Il bilancio dell’esercizio 2015 si chiude successivamente, quindi io non posso strutturare un inganno su una delibera del 2015 quando il bilancio non c’è ancora».
Saracco: «Finaosta svolto tutte le verifiche»
«In merito alla delibera per cui è imputato il consigliere Baccega» la finanziaria regionale Finaosta «in gestione speciale» ha fatto «una due diligence». Insomma, Finaosta avrebbe «svolto per legge tutte le verifiche anche in punto di solvibilità del soggetto mutuatario, quindi del Casinò de la Vallée».
Questa la posizione espressa da Gianni Maria Saracco all’uscita dall’aula dopo l’arringa difensiva nei confronti di Mauro Baccega, consigliere UV imputato per truffa, per cui la procura chiede due anni di reclusione.
Il legale ha poi definito la manovra come «una istruttoria delegata, il caso di Finaosta, senza oggettiva responsabilità diretta dell’assessore allora proponente. In questo come in altri casi, perché la gestione speciale funziona così, per legge».
«Nessuna osservazione da Corte dei Conti»
All’allora assessore al Bilancio (sette mesi) la procura contesta un finanziamento da 10 milioni erogato alla Casa da gioco nel 2013: «È il secondo mutuo – conclude Saracco -. Sul primo, quello del 2012, la Corte dei conti sezione di Controllo nulla ha osservato. E quando nel 2014 ha comunque preso in considerazione il mutuo che è stato deliberato nel 2013, per cui è imputato Baccega, anche in questo caso nulla ha osservato, nemmeno ex post».
La prossima udienza
Tutto è ora rimandato alla prossima udienza, che si terrà giovedì 8 novembre e che dovrebbe ospitare le repliche del pm, le eventuali controrepliche degli avvocati, la camera di consiglio e la sentenza.
I tempi appaiono lunghi per non pensare a un rinvio, ma al momento non risultano altre date fissate.
(al.bi.)