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  • Cogne, parte il consolidamento per il Ponte di Chevril
    comuni
    di Luca Mercanti  
    il 12/12/2018

    Cogne, parte il consolidamento per il Ponte di Chevril

    Troppo complicata a livello logistico l'installazione di un ponte Bailey, oggi iniziano i lavori

    Ponte di Chevril, stagione invernale non compromessa e situazione ampiamente sotto controllo. Un piano di interventi preciso ed efficace in una settimana dovrebbe riportare la situazione alla normalità.

    È quanto emerge a Cogne nella affollata riunione con la popolazione di martedì 11 dicembre.

    Clima disteso e animi tutto sommato sereni nel salone del Comune di Cogne nell’incontro con la popolazione. Le amministrazioni regionale e comunale hanno fatto il punto sul pericolante ponte di Chévril, chiuso al transito di mezzi pesanti per rischio crollo.

    Seduti al tavolo dei relatori il sindaco di Cogne, Franco Allera, l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Stefano Borrello, il responsabile della struttura viabilità della Regione  Sandro Glarey. Presente anche la giunta comunale: il vice sindaco, Claudio Perratone, gli assessori comunali Andrea Celesia, Mirko Carlesso  e Eleonora Trento.

    Il sindaco Allera: situazione intricata

    «La situazione del ponte di Chevril – dice Franco Allera – ci è nota solo dal 4 dicembre, quando l’ingegner Glarey ci ha convocato per comunicare le problematiche relative al ponte. Una struttura realizzata nel 1958, con calcoli strutturali riferiti all’epoca della costruzione. Successivi incontri hanno portato all’ordinanza del 6 dicembre che limita il transito a mezzi non più pesanti di 4,5 tonnellate. La situazione attuale è un po’ intricata poiché siamo vicini alle festività natalizie. Abbiamo creato una sorta di “unità di crisi”, ovvero un numero di telefono al quale la popolazione può rivolgersi per comunicarci le varie problematiche legate al transito sul ponte».

    Allera ringrazia la Regione «per la disponibilità a risolvere celermente la situazione che rappresenta un problema serio e da non sottovalutare. Comunque si tratta di una situazione tenuta totalmente sotto controllo da parte dei tecnici».

    Al lavoro con la Regione

    La sinergia del Comune con la Regione e con la Protezione Civile è stata determinante al fine di mettere in atto strategie per risolvere le problematiche legate alla popolazione e alle sue necessità. Il sindaco aggiunge: «L’approvvigionamento del gasolio, del gas e dei carburanti, delle merci per negozi, dei generi di prima necessità sono stati i punti principali su cui abbiamo basato la strategia di intervento. Mercoledì 12 ci sarà un nuovo sopralluogo con la Regione. Entro lo stesso giorno comunque inizieranno i lavori con l’obiettivo di risolvere la problematica nel giro di una settimana. Un lasso di tempo molto breve se consideriamo che nel frattempo è cambiato anche il presidente della giunta. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un ente pubblico che a tempo di record si sta adoperando in maniera concreta».

    L’assessore Borrello: disagio per la collettività

    L’Assessore ai lavori pubblici Stefano Borrello non usa giri di parole. «Si tratta di un disagio per la collettività, per gli abitanti di Cogne. Priorità in questo momento sono la sicurezza e la sanità. Tengo a precisare che la Regione ha effettuato in maniera continuativa dei controlli ai ponti, tra cui quello di Chevril. Inutile nascondere che la tragedia di Genova ha spinto proprio il sottoscritto a muoversi in questa direzione per effettuare dei controlli a tappeto in tutta la regione. In questo caso, i tecnici hanno fatto una precisa analisi e il primo accorgimento preso è stato quello di diminuire immediatamente i carichi al fine di scongiurare problematiche importanti».

    Le tempistiche

    A livello di tempistica, l’assessore non si sbilancia. «La prima fase durerà alcuni mesi, per una sistemazione temporanea, tenuto conto che ci sono in programma eventi di livello mondiale, come la Coppa del mondo di sci prevista nel mese di febbraio e noi dovremo essere assolutamente pronti. La seconda fase invece durerà qualche anno, ma da parte della Regione ci sarà l’impegno a risolvere nel più breve tempo possibile la situazione. Non mi sento di dare una tempistica precisa perché molto dipenderà anche dalla situazione del meteo visto che l’inverno è iniziato. Ripristinare la portata dalle attuali 4,5 tonnellate a 30 tonnellate è il primo obiettivo per il breve periodo. Confermiamo le fasce orarie di chiusura già comunicate (mercoledì 12 dalle 14.20 alle 17, mentre giovedì e venerdì anche la fascia mattutina). Se non ci saranno ulteriori necessità, in una settimana dovremmo riportare la situazione alla normalità con un senso unico alternato. Voglio ricordare che il ponte fu progettato e collaudato a 12 tonnellate, questo è un dato importante».

    Rinforzare l’attuale struttura

    «Il ponte ha 60 anni e per una struttura in calcestruzzo ha già fatto un buon servizio considerato anche l’impatto dovuto al freddo che contribuito a logorare nel tempo la struttura – dice l’ingegnere Sandro Glarey -. Una volta si pensava che il calcestruzzo fosse eterno, ma non lo è. Sono cambiati nel tempo i carichi e le esigenze. La stagione non è favorevole, ma non abbiamo scelta e abbiamo deciso per una soluzione che fosse la più rapida. La limitazione dei carichi è molto severa, ma queste strutture non danno segni tangibili di rottura, potrebbero cedere senza preavviso»

    Tramonta l’ipotesi del ponte Bailey

    «Tra le soluzioni si era parlato del Ponte Bailey – ricorda Glarey -, ma non è cosi semplice da montare visto che trattasi di una struttura in metallo, con una luce molto ampia, di circa 60 metri. La quantità di materiale da assemblare è imponente e dal punto di vista tecnico, vista la conformazione geografica della zona, non sarebbe semplice questa operazione anche solo dal punto di vista delle dimensioni dell’opera. Si è pertanto pensato di rinforzare con interventi mirati la struttura attuale».

    La struttura

    Glarey espone poi la situazione attuale e le caratteristiche tecniche attuali: «Arco pilastri e soletta: questi sono gli elementi costruttivi. Fortunatamente l’arco è la parte di struttura più in salute, quindi il sostegno che andremo a realizzare sfrutterà proprio l’arco per sostenere il solaio e scaricare il peso della struttura e dei carichi. Capiremo insieme al Comune se saranno necessari altri periodi di chiusura, ma l’impegno sarà totale, tanto che si lavorerà anche nel fine settimana. Da non sottovalutare la variabile legata al meteo che potrebbe creare problemi in caso di neve».

    E il Ponte di Cretaz?

    «Avete notizie sul ponte di Cretaz, che parrebbe avere anch’esso problemi strutturali?», chiede Luca Chamonin. Glarey è chiarissimo: «La situazione è meno grave in quel caso: le prime campate di quel ponte furono ricostruite negli anni 90 a seguito dell’alluvione del 1993, contiamo comunque di intervenire nel 2019 per alcuni miglioramenti alla struttura che comunque al momento non desta preoccupazione».

    Dario Jeantet: «Faccio una domanda provocatoria: mi pare di capire che i controlli siano iniziati, ahimè, solo dopo la tragedia di Genova. È cosi?» Anche qui Glarey è chiaro: «Genova e la caduta del Ponte Morandi nella fattispecie ha solo velocizzato le operazioni di controllo poiché erano comunque previsti dei check-up alla struttura in questione. Tengo a precisare che la struttura che utilizzeremo per rinforzare il ponte nella prima fase è metallica».

    (paolo mei)

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