Finanziamento Casinò, per il Gup fu una scelta politica
ATTUALITA'
di segreteria il
22/01/2019

Finanziamento Casinò, per il Gup fu una scelta politica

Il giudice per le udienze preliminari, Paolo De Paola, ha depositato questa mattina, martedì 22 gennaio, le motivazioni della sentenza di assoluzione in merito al processo riguardante i 140 milioni di euro erogati dalla Regione al Casinò di Saint-Vincent tra il 2012 e il 2015.

Le motivazioni della sentenza

Si chiude il capitolo giudiziario del finanziamento al Casinò. Il Gup di Aosta, Paolo De Paola, ha depositato questa mattina, martedì 22 gennaio, le motivazioni che lo hanno indotto ad assolvere tutti gli imputati accusati nel processo che inerente ai 140 milioni di euro erogati dalla Regione al Casinò di Saint-Vincent tra il 2012 e il 2015. Così scrive il giudice aostano: «L’intero Consiglio regionale, in quasi totale accordo, ha deliberato il finanziamento sulla base di precise scelte politiche. E’ da escludere la sussistenza di elementi idonei a configurare con certezza l’induzione in errore. Deve ritenersi più plausibile la consapevolezza politica della scelta compiuta di finanziare il Casinò de la Vallée spa, con il coinvolgimento anche dell’opposizione, anche alla luce di soli due voti contrari».

Le conclusioni del Giudice

Aggiunge De Paola: «Non si può evincere, dagli atti d’indagine, una prova di un accordo criminoso intercorso tra gli imputati». La prova, secondo l’accusa, scaturiva dall’intercettazione del 22 novembre 2016 tra Sommo, Zanini, Perron e Rollandin. Conclude De Paola: «Le conversazioni sono state captate oltre la data dell’ultima deliberazione contestata nel capo d’imputazione. Quindi non possono far ritenere che quegli accordi vi fossero anche nelle annualità precedenti. Inoltre, il dialogo tra Rollandin e Perron fa desumere al più un’incredulità da parte degli organi politici sull’andamento ancora negativo del Casinò, più che una situazione che era già stata di fatto premeditata».

Gli imputati assolti

 L’ex amministratore unico Lorenzo Sommo, accusato di falso in bilancio aveva dovuto sedersi sul banco degli imputati. Con lui i sindaci Fabrizio Brunello e Jean Paul Zanini, rei, secondo l’accusa, di truffa ai danni dello Stato, alla stregua dell‘ex presidente della Regione Augusto Rollandin e degli ex assessori al Bilancio Mauro Baccega ed Ego Perron. Per il sindaco Laura Filetti vi era solo l’accusa di falso in bilancio.

(re.newsvda.it)

 

 

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