Lo Yoga Mountain Festival si accende con il fuoco del solstizio

Sarà il sacro fuoco del solstizio ad accendere lo Yoga Mountain Festival Valle d’Aosta.

La terza edizione del Festival ideato da Betta Gobbi con il sostegno dell’assessorato regionale al turismo e di numerosi enti e associazioni, prenderà il via giovedì 20 giugno, attorno alle 21, in un luogo particolarmente carico di fascino e di energia, la piana di Vetan.

Il festival

«Quest’anno il tema del festival è “Uniti nella pace” – dice l’ideatrice Betta Gobbi – e l’obiettivo dei tre anni di lavoro è proprio unire la Valle d’Aosta e presentarla come la regione dello yoga, un’unicum a livello nazionale, ma anche rispetto ai paesi confinanti. Un’opportunità importante sia per il benessere delle persone, sia per il lavoro di promozione e valorizzazione in campo turistico».

A tenere i workshop e le lezioni di yoga solo insegnanti iscritti alla Yani, l’Associazione nazionale insegnanti di yoga, a garanzia della serietà e della professionalità di chi propone la pratica alle persone.

«Due le novità di quest’anno – aggiunge l’organizzatrice -. Entra a pieno titolo nel festival Champoluc, che già gli anni scorsi aveva avviato un suo percorso e un festival dedicato allo yoga, seguito da Courmayeur che appoggia il festival con entusiasmo -tutto il paese si è mobilitato per accogliere l’iniziativa- e un con un programma molto intenso».

Il programma

Il 3° Yoga Mountain Festival Valle d’Aosta inizia dunque all’insegna della purificazione con l‘accensione del sacro fuoco del solstizio che «serve a esorcizzare la paura del cambiamento, per attraversare la notte solstiziale, ritenuta particolarmente carica di energia e per celebrare Madre Terra affinché, generosa e potente, possa portare buoni frutti al mondo».

Il ritrovo è, giovedì 20 giugno, alle 21 all’Hôtel Notre Maison di Vetan. Da qui si raggiungerà l’area del falò in 4 minuti di cammino. Si invitano i partecipanti a portare erbe aromatiche da bruciare e strumenti musicali da suonare in compagnia attorno al fuoco.

Venerdì 21 giugno, Giornata mondiale dello yoga, ci si sposta alla Fondazione Ollignan per una free class con Barbara Cugnach e Laura Santamaria (alle 17.30), seguita da una cena solidale a sostegno della Fondazione stessa.

Sabato 22 e domenica 23 giugno sarà il Forte di Bard ad accogliere nuovamente lo yoga con seminari, lezioni, concerti e meditazioni.

Sabato 22 alle 14.30 seminario con Jolanda Maggiora Vergano; alle 16 Satsang (meditazione di gruppo con dialogo e ascolto) con Gabriella Cella, una delle più importanti insegnanti di yoga d’Italia. Alle 17.30 l’incontro “Etica della pace e responsabilità universale” seguita dalla meditazione con Lama Paljin Tulku Rinpoche.

Domenica 23 si comincia alle 10 quando sulla Piazza d’Armi, per tutta la giornata, si terranno free classes di yoga. Sulla Piazza di Gola esposizione e vendita di prodotti legati alla pratica dello yoga e alla meditazione e laboratori per adulti e bambini con Staedtler. Alle 10.30 e alle 14, alle Scuderie, yogabimbi con Martina Merlet e Chiara Benso. Sempre alle 10.30 seminario con Gabriella Cella. Si terminerà alle 16.30 con il concerto/meditazione con Nitya e Ninad alla cappella.

Il festival si sposterà poi a Courmayeur, sabato 29 e domenica 30 giugno con la mostra fotografica Tulku e il concerto per la pace di Manu Delago, free classes, yogabimbi, seminari con Barbara Biscotti e Ferruccio Ascari e Flowers Meditation con Manu Delago, Isa Kurz e Philipp Moll.

Dal 5 al 7 luglio lo Yoga Mountain Festival sale a Champoluc. Tra gli ospiti Joo Teoh, Gioia Lussana che parlerà di yoga tantrico, l’esperto di climb yoga Alberto Milani, Roberto Vitale e lo scrittore Paolo Cognetti che concluderà il festival, domenica 7 luglio alle 17 con un intervento su camminata, montagna e contatto con la natura come spazi di pace.

Informazioni, prenotazioni e programma dettagliato sulla pagina Facebook di Vda Yoga, oppure contattando infovdayoga@gmail.com o ancora ai numeri 320-8737666 (Erica), 320-9436571 (Adriana), 335-6953385 (Betta), 349-1320440 (Giovanna).

(erika david)