Scuola: ad Aosta scarafaggi e formiche nelle strutture di Saint-Martin-de-Corléans
La denuncia del M5S; risponde l'assessore: «tutto sotto controllo, in estate la soluzione radicale al fenomeno»
Blatte, cioè scarafaggi, e formiche, «sia nei locali adibiti a mensa per la scuole dell’infanzia ‘Saint-Martin de Corléans’ sia nei corridoi adiacenti alle aule della scuola primaria ‘Giovanni Pezzoli’ posta nei piani più alti dello stabile». A denunciare la vicenda il consigliere regionale Luciano Mossa del M5s che ha lanciato la notizia nell’aula del consiglio regionale. «Abbiamo personalmente riscontrato la presenza delle blatte. Si tratta di minacce che mettono ogni giorno a rischio l’incolumità e la salute dei piccoli studenti».
La risposta
La risposta è dell’assessore all’istruzione Chantal Certan.
«Nessuna epidemia è legata alla presenza di blatte o formiche non ci sono stati segnalati problemi , né direttamente dalla scuole né dal servizio di igiene pubblica». Prosegue. La difesa è a muso duro. Certan accusa Mossa di avere sbagliato indirizzo. «Peraltro questa iniziativa avrebbe dovuto essere presentata per competenza al comune di Aosta, non all’amministrazione regionale».
Poi spiega.
«La proliferazione degli insetti è di origine esterna ed è oggetto di costante monitoraggio e contenimento; gli interventi sono effettuati da due imprese specializzate per debellare il fenomeno. In ultimo, l’origine delle blatte è stata individuata nella centrale termica e in alcune intercapedini in locali adiacenti alla scuola ma non pertinenti. Approfittando del termine dell’attività scolastica, nei prossimi giorni è prevista una nuova azione per porre fine nel medio e lungo termine al problema e si continuerà a vigilare». Conclude, andando all’attacco. «Invito il collega a essere più preciso nel porre le domande: non si può chiedere qualunque cosa, non ascoltare le risposte e replicare ponendo altre domande cui gli assessori non possono più rispondere».
La replica
Secco nella replica pure Mossa. «Assessore, non si possono scaricare le responsabilità in questa maniera. Per fortuna non è successo nulla, ma a chi altro mi dovevo rivolgere se non a un assessore alla sanità o a uno all’istruzione?».
(a.c.)