Lutto, è morto Francesco Saverio Borrelli, cittadino onorario di Courmayeur
Fabrizia Derriard con Francesco Saverio Borrelli
CRONACA
di Erika David  
il 20/07/2019

Lutto, è morto Francesco Saverio Borrelli, cittadino onorario di Courmayeur

L’ex procuratore di Milano a capo del pool di Mani Pulite, è morto oggi all’Hospice dell’istituto dei Tumori di Milano; nel 2009 aveva ottenuto la cittadinanza onoraria di Courmayeur

È morto Francesco Saverio Borrelli, ex procuratore di Milano e capo del pool Mani Pulite.

Il magistrato, 89 anni, era un assiduo frequentatore della Valle d’Aosta, e di Courmayeur in particolare, dove aveva casa, prima al Villair e poi a Dolonne.

Nel 2009 l’amministrazione comunale gli aveva conferito la cittadinanza onoraria di Courmayeur, «per l’impegno al servizio della comunità, che ha caratterizzato tutta la sua carriera di magistrato, lungo la quale ha incessantemente scelto di essere un alto testimone di un invito alla rinascita di un impegno civico diffuso, che spinga i singoli cittadini, le associazioni e le istituzioni a tutti i livelli ad un percorso comune di ricerca e difesa della legalità come valore supremo della democrazia».

La cittadinanza onoraria

La cerimonia di consegna il 18 agosto 2009, nel corso di un incontro ufficiale al Jardin de l’Ange, con l’allora sindaca di Courmayeur, Fabrizia Derriard che conferì a Francesco Saverio Borrelli -insieme a Franco Bassanini, Giuseppe De Rita, Giovanni Maria Flick e Piero Savoretti-, i riconoscimenti  deliberati dal Consiglio comunale.

Un atto attraverso il quale Courmayeur volle esprimere il riconoscimento e la gratitudine che la popolazione nutre nei confronti di alcune personalità da lungo tempo amiche del paese, che si sono particolarmente distinte a livello nazionale e internazionale in diversi campi della vita sociale,economica, culturale ed istituzionale con iniziative, azioni e impegni di alto valore, che danno lustro alla collettività.

I ricordi di Courmayeur di Francesco Saverio Borrelli

In quell’occasione il magistrato ricordò i suoi trascorsi a Courmayeur.

«Sono arrivato a Courmayeur per la prima volta quando avevo 10 anni e sono poi tornato in occasione di diversi convegni, ma il mio radicamento risale agli anni ‘70 quando ho comprato casa al Villair, per poi spostarmi nel 2001 a Dolonne. Da allora vengo sia d’estate sia d’inverno».

«Il mio legame con Courmayeur è forte, amo queste montagne di un amore fisico. Mi affaccio dalla finestra e vedo il Dente del Gigante, la Grivola: per me è il massimo. Questa cittadinanza è stata una delle sorprese più belle della mia vita, di sicuro rafforzerà ancor più il mio legame con il paese». (Tratto dalla Tsapletta del settembre 2009)

(re.newsvda.it)

 

 

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