TOR DES GEANTS, incredibile testa a testa tra Bosatelli e Romain
Incredibile testa a testa tra Oliviero Bosatelli e Olivier Romain al Tor des Géants.
Ritiratisi prima Peter Kienzl e successivamente Franco Collé, a metà gara sembrano essere il bergamasco e il francese i principali candidati alla vittoria finale. Ma la gara è ancora lunga e le insidie sono parecchie. In primis il sonno. Romain ha riposato un po’ di più rispetto a Bosatelli (due volte una quarantina di minuti e a Donnas un’ora). La lunga salita verso Niel, dove i due battistrada sono attesi poco dopo le 21, potrà dire molto sul prosieguo della competizione.
Al rifugio Balma è transitato per primo Bosatelli (foto a destra di Nadir Balma), ma Romain (foto in home di Nadir Balma) sta recuperando passo dopo passo e a quel rilevamento è arrivato con un ritardo di 1’30” (erano 4′ al Coda e 7′ a Sassa).
Più indietro il terzo in classifica, il canadese Galen Reynolds, staccato al Coda di una mezz’oretta.
In quarta posizione un altro francese, Sebastien Raichon, che accusa un paio d’ore di ritardo, tallonato dal regolare Gianluca Galeati, 5° e staccato di 4′ dal 4° posto. A una decina di minuti da Galeati un altro atleta che corre in modo regolare, il cuneese Danilo Lantermino.
Al 7°, 8° e 9° posto tre stranieri; nell’ordine: il rumeno Manole e il francese Cucco (1 ora da Lantermino) e il britannico Kelly (1h30′).
Al 10° e 11° posto, con ritardi più elevati, rispettivamente Marco Zanchi e il primo dei valdostani: Enzo Benvenuto. I due sono tallonati dalla prima donna, la spagnola e campionessa in carica Silvia Trigueros (foto nella di Mattia Pramotton).
Secondo valdostano, dopo l’abbandono di Gianluca Caimi (seguito da Ruben Bovet e Giuditta Turrini) è Cesare Clap, 25°.
Silvia Trigueros sta facendo una fantastica cavalcata solitaria. Alle sue spalle due transalpine: Joselyne Pauly, staccata di 1h45′ e Sonia Futrado a 3h circa.
Tor des Glaciers
Prime posizione invariate al Tor des Glaciers (450 km). In testa c’è sempre Luca Papi, il quale ha superato il rifugio Barma e si dirige verso il Lago Chiaro, per poi raggiungere il Colle della Vecchia e successivamente Niel. Papi ha un buon vantaggio sul giapponese Masahiro Ono (non ancora arrivato al rifugio Coda).
(re.newsvda.it)