Macellaio aggredito a Quart: chiesti 8 anni di reclusione per Lale Demoz
La difesa: «Dalle perizie è emerso che era presente un'altra persona» nel capannone dove è stato trovato Olindo Ferré
Macellaio aggredito a Quart: chiesti 8 anni di reclusione per Lale Demoz.
Otto anni di reclusione. Questa la richiesta di condanna formulata dal sostituto procuratore Eugenia Menichetti nei confronti dell’imprenditore Camillo Lale Demoz. Il 75enne di Quart è accusato di tentato omicidio; secondo la ricostruzione dell’accusa, sarebbe stato lui a colpire il macellaio Olindo Ferré alla testa con il manico di una zappa. I fatti il 1° ottobre 2018 in un capannone di proprietà dell’imputato, a Quart.
Ferré aveva riportato una grave ferita alla testa e, nell’ambito del processo, la parte civile (avvocato Maria Rita Bagalà) ha chiesto la provvisionale di 200 mila euro.
Il processo
Dopo l’audizione del consulente di parte e di quello nominato dalla Procura, martedì 3 marzo, davanti al gup Davide Paladino ha preso la parola la pm Menichetti che, dopo la requisitoria, ha formulato la richiesta di pena. Sono seguite le arringhe difensive.
Gli avvocato Rossomando, Panza e Bellot
«Dalle perizie è emerso che quella sera era presente un’altra persona nel capannone», ha spiegato l’avvocato Viviane Bellot (che difende Lale Demoz inisieme agli avvocati Antonio Rossomando e Angelo Panza) al termine dell’udienza.
Secondo i difensori, «non ci sono prove per dire che sia stato Lale Demoz oltre ogni ragionevole dubbio, inoltre manca il movente».
L’avvocato Rossomando ha quindi aggiunto: «Ci sono troppi dubbi, quindi si dovrebbe arrivare a un’assoluzione. Per ogni argomento dell’accusa ci sono ipotesi alternative».
Terminate le arringhe dei difensori, il gup ha rinviato l‘udienza per eventuali repliche; la sentenza è attesa per il 17 marzo.
(f.d.)