Coronavirus: Rete civica presenta il suo piano anticrisi
Aiuti per imprese, famiglie e terzo settore da finanziare anche con il taglio dei costi della politica
Coronavirus. Anche Rete civica presenta il suo piano anticrisi. «La nuova legge deve avere uno sguardo d’insieme e progettare misure in grado di generare fiducia nell’intera popolazione. E’ necessario comunicare a tutti che c’è la volontà di non abbandonare nessuno, che la Regione è in grado di svolgere un ruolo di presidio istituzionale e di tutela non solo sanitaria ma anche sociale». Così il movimento nella sua presentazione.
Per le imprese
Garanzia di accesso al credito per le esigenze immediate, il pagamento dei fornitori e per evitare crisi di liquidità; è necessario trovare la formula più adatta per garantire tale accesso anche e soprattutto a quelle fasce deboli identificate dalle banche come cattivi pagatori e che quindi non otterrebbero un prestito neanche con l’80-90% di garanzia. Per loro soprattutto è necessario prevedere una garanzia totale da parte del pubblico.
Finanziare nuovamente il provvedimento che tramite Finaosta permette il consolidamento finanziario delle piccole e medie imprese valdostane, iniziando dal soddisfacimento delle domande già in lista di attesa.
Prevedere un reddito minimo garantito di 1200 euro mensili, più premio figli, per le piccole imprese familiari, nel periodo di inattività, con un limite parametrato al reddito conseguito degli ultimi due anni.
Prevedere un reddito minimo garantito di 1000 euro mensili a ogni libero professionista, iscritto o no a Albi, e a ogni lavoratore autonomo titolare di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio, che abbiano dovuto interrompere la propria attività per un periodo superiore ai 15 giorni.
Per le imprese
Prevedere un contributo a fondo perduto del 40% del mancato fatturato dal 15 febbraio fino a data di riapertura, calcolato in base alla media del fatturato degli ultimi 3 esercizi nello stesso periodo per le imprese con fatturato complessivo sotto i 2 milioni di euro, a copertura anche delle spese fisse ineludibili
Sospensione e successiva rateizzazione di tutte le bollette per la fornitura di energia elettrica, per almeno sei mesi, ricercando opportuni accordi con i vari fornitori.
Sospensione, successiva rateizzazione e parziale esenzione di tasse, imposte e contribuzioni.
Facilitare l’accesso agli ammortizzatori sociali per tutti i dipendenti.
Prevedere per le scuole di sci riduzione Irap del 50% e un contributo di un milione di euro per far fronte ai minori introiti dei maestri di sci nel periodo dal 9/3/2020 a fine prevista della stagione sciistica.
Accelerazione dei pagamenti dovuti dalla pubblica amministrazione, anche tramite uno strumento apposito di facilitazione.
Per le famiglie
A tutte le famiglie che, nel corso del 2020, si troveranno con una soglia economica inferiore al minimo vitale maggiorato di 200 euro, viene attribuito un contributo mensile.
Sospensione delle rette di nidi e tate familiari per i mesi di servizio non reso e conseguente trasferimento dei fondi corrispondenti ai comuni e agli enti preposti per evitare difficoltà di bilancio.
Dimezzamento delle rette di nidi, materne e servizi di convitto per i restanti mesi 2020. Rinvio del pagamento del bollo auto al 30 settembre 2020.
Terzo settore
Stanziare risorse e redigere un protocollo per i servizi volontari di assistenza agli anziani non affetti da Covid-19.
Affrontare la criticità delle badanti in nero. Occorre quindi prevedere di assicurare le badanti irregolari, incentivarle a vivere presso gli anziani; occorre integrare il loro reddito, sollecitare la registrazione dei contratti Inps, fiscalizzare anziché posticipare i pagamenti dei contributi sociali per le famiglie al di sotto di un certo livello di reddito per due mesi, promuovere una campagna di sensibilizzazione per le badanti, attraverso vari canali e in più lingue, circa le regole da osservare per prevenire il contagio.
La copertura
L’insieme dei provvedimenti deve avere una copertura finanziaria adeguata. Occorre partire dai bisogni a cui andare incontro per poi definire l’ammontare delle risorse necessarie. Gli strumenti finanziari da utilizzare devono avere un carattere straordinario.
Risparmi sui costi della politica regionale: riduzione almeno per un anno degli emolumenti dei componenti del Consiglio regionale e della Giunta, in una percentuale da determinare fra il 20 ed il 30%. Eliminazione per un anno dei contributi ai gruppi consiliari.
Fondo regionale di solidarietà per l’emergenza (in cui affluiscono donazioni di privati, contributi di persone che rinunciano a indennità, contributi vari, devoluzioni ecc.)
(re.aostanews.it)