Potere al Popolo scrive a Testolin: «Gli Oss? In prima linea anche quando lei invitava i turisti in Valle»
Renzo Testolin
di Federico Donato  
il 31/03/2020

Potere al Popolo scrive a Testolin: «Gli Oss? In prima linea anche quando lei invitava i turisti in Valle»

Nell'ultima conferenza stampa dell'Unità di crisi, il presidente della Regione aveva spiegato che alcuni operatori socio-sanitari si tirano «indietro», c'è «qualcuno che evidentemente per motivi diciamo anche di opportunità, preferisce non presentarsi al lavoro»

Potere al Popolo scrive a Testolin: «Gli Oss? In prima linea anche quando lei invitava i turisti in Valle».

Nel corso dell’ultima conferenza stampa dell’Unità di crisi, il presidente della Regione Renzo Testolin aveva spiegato che alcuni operatori socio-sanitari si tirano «indietro», c’è «qualcuno che evidentemente per motivi diciamo anche di opportunità, preferisce non presentarsi al lavoro».

Oggi, martedì 31 marzo, Pap ha scritto una lettere al capo dell’Esecutivo.

La lettera

Ecco il testo integrale:

Caro Presidente, non troviamo altre parole, se non quelle che riportiamo qui di seguito, per rispondere alla Sua dichiarazione. È da settimane che le/gli OSS hanno lanciato l’allarme sulla mancanza di dispositivi di sicurezza e sulle condizioni molto difficili e pericolose per la propria salute in cui si trovano a dover lavorare. Ne parlano tutti i TG e tutti i giornali. Se qualcuno, stremato dal lavoro o dal forte stress psicologico con cui è costretto ad operare all’interno di queste strutture (ormai diventate delle polveriere) non se la sente di recarsi al lavoro, noi supponiamo che lo faccia per seri motivi e nell’ambito dell’esercizio dei suoi diritti, e riteniamo che in caso contrario sarà compito dei dirigenti preposti, e non Suo, di avviare eventuali procedimenti disciplinari. Consideriamo del tutto inopportuna e offensiva la Sua dichiarazione nei confronti di chi si è ritrovato fin dai primi giorni di questa emergenza sanitaria in prima linea, quando Lei ancora invitava i turisti a venire in Valle definendola – in maniera perlomeno azzardata – un territorio sicuro.

In piena solidarietà alle/agli OSS e a tutte le lavoratrici e lavoratori della Sanità, Le inviamo distinti saluti e La invitiamo a riflettere su questo nostro appello, che è stato oggetto di una recente campagna di sensibilizzazione nazionale sulla Sanità pubblica: “Non chiamiamoli eroi se poi li abbandoniamo!”.

In foto, Renzo Testolin.

(re.aostanews.it)

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