Coronavirus, fase2: Av chiede graduale ritorno alla normalità; il presidente Testolin frena
Sanità
di Danila Chenal  
il 15/04/2020

Coronavirus, fase2: Av chiede graduale ritorno alla normalità; il presidente Testolin frena

«Le scelte non possono essere dettate dalle sensazioni di ognuno di noi ma scaturire da un confronto con i sanitari» dice il capo dell'esecutivo

Coronavirus. Fase2. «Le scelte non possono essere dettate dalle sensazioni di ognuno di noi ma scaturire da un confronto con i sanitari. Sarebbe piacevole per ognuno di noi poter allargare le maglie ma crediamo che queste azioni debbano essere improntate alla prudenza». Lo ha detto il capo dell’esecutivo Renzo Testolin nella consueta conferenza di aggiornamento sull’emergenza sanitaria, rispondendo indirettamente alla sollecitazione di Alliance valdôtaine.

Ragionare sulla riapertura

Il gruppo consiliare, in un comunicato, chiedeva di «ragionare sulla riapertura regolamentata di alcune attività, facendo affidamento sul senso di responsabilità».

«Sicurezza sanitaria e sostegno al lavoro sono le priorità, ma servono anche piccoli passi disciplinati per un ritorno progressivo alla normalità”. E’ quanto dichiarano i consiglieri del gruppo Av. «Parallelamente bisogna lavorare per poter far ripartire, nel pieno rispetto della tutela della salute dei lavoratori, le attività economiche e produttive, nella consapevolezza che il lockdown, protratto troppo a lungo, sebbene necessario, rischia di mettere in crisi in maniera davvero drammatica e talvolta irreversibile, aziende e lavoratori autonomi, quegli stessi per i quali il Consiglio regionale sta per varare una legge di misure di aiuto che ha avuto oggi il parere favorevole della seconda Commissione».

Piccoli passi

«C’è stata da parte nostra un’attenzione dovuta e doverosa a questa proposta legislativa, che proseguirà anche nello studio dei provvedimenti futuri – aggiungono -. Tuttavia, crediamo che la ripresa economico-sociale passi anche attraverso piccole ma importanti attenzioni».

La proposta riguarda in particolare la «possibilità per gli artigiani, che lavorano da soli, di poter riavviare la loro attività, ma anche ai semplici cittadini desiderosi di poter coltivare i propri appezzamenti, importante aiuto nel sostentamento familiare, unitamente alla manutenzione del verde privato e alla conduzione di piccoli allevamenti di animali da cortile». E anche «la possibilità di ricominciare a svolgere attività motoria, esclusivamente a piedi, beneficiando del fatto che il nostro ambiente naturale permette di camminare rispettando abbondantemente le norme per il distanziamento sociale».
(re.aostanews.it)

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