25 aprile: partigiani e studenti leggono i primi 12 articoli della Costituzione
Nel video di Bernard Usel, la lettura degli articoli della Costituzione ma anche il contributo di voci, immagini e storie dell'Anpi
25 aprile: partigiani e studenti leggono i primi 12 articoli della Costituzione.
I primi dodici articoli della Costituzione ma anche un po’ di Storia.
Per questa anomala Festa della Liberazione, l’Anpi valdostana aggiunge un contributo al video ‘Bella Ciao’ con i musicisti valdostani e quello dei ricordi curato con la collaborazione di End Edizioni.
Il video: partigiani e studenti leggono i primi 12 articoli della Costituzione
Sul video curato dall’Alpi di Colle Val d’Elsa (in provincia di Siena), Bernard Usel ha eseguito un efficace montaggio di musica (di Luca Taddia) e voci.
Due partigiani – Michel Arlian e Ferdinando Mognol – e dieci giovani valdostani (Alice Sartore, Gabriele Savoretti, Frady J. Reyes, Alessandro Contardo, Giulia Sartore, Lorenzo Billotti, Etienne Curtaz, Anais Stevenin, Mattia Telesforo e Sophie Chamonin) leggono i primi dodici articoli della nostra Costituzione, dopo un… po’ di ripasso di Storia.
25 aprile: un po’ di Storia
Dal Fascismo al potere nel 1922, alle politiche di stampo razziste, all’umiliazione dell’occupazione nazista, fino alla Repubblica di Salò.
Un percorso storico riassunto in poche ed efficaci frasi e illustrazioni per arrivare a una Italia occupata «dove sorsero formazioni partigiani che lottarono con le armi e a costo della vita contro i nazifascisti fino alla Liberazione.
La lotta partigiana su caratterizzata dall’impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il Fascismo aveva tentato di stroncare con ogni mezzo.
E’ in quella scelta che si trovano le radici dell’Italia repubblicana e della nostra Costituzione. Da questa eredità nasce l’Anpi».
25 aprile: l’insegnamento di Pietro Calamandrei
Il video riprende le parole di Pietro Calamandrei ricorda: «se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra Costituzione».
A proposito di democrazia
«La Democrazia non è conquista scontata – commenta l’Anpi -. Va costantemente difesa dalla costante minaccia di vecchi e nuovi nemici. La democrazia è in pericolo quando la politica diventa corruzione, quando i diritti sociali arretrano, quando rinasce sotto altre forme il germe del razzismo e fascismo, quando vengono erosi i principi fondamentali della Costituzione come il rifiuto della guerra e il diritto al lavoro».
«Ecco a cosa serve Anpi, siamo in prima linea per la difesa e la promozione delle libertà sociali e individuali, contro ogni forma di razzismo e autoritarismo.
Siamo contro chi nega la giustizia sociale e discrimina i cittadini.
Oggi attraverso l’Anpi possiamo far sì che la Costituzione sia difesa e finalmente applicata. Possiamo combattere di nuovo per una democrazia reale».
25 aprile: le parole di Don Andrea Gallo
E per concludere il suo messaggio, l’Anpi sceglie le parole di Don Andrea Gallo, l’educatore partigiano, attivista, fondatore e anima della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova (scomparso nel maggio 2013).
«Nessuno si libera da solo. Nessuno libera un altro, ci si libera tutti assieme Avevo 17 annie un mese quando con i partigiani ho visto nascere la Democrazia, l’ho vista crescere. adesso sono vecchio, sto morendo, non voglio vederla morire. Essere partigiano vuol dire scegliere da che parte stare».
Nella foto in alto, il partigiano Ferdinando Mognol, 95 anni legge il 12º articolo della Costituzione dove si parla della bandiera della Repubblica.
(cinzia timpano)