Emergenza Covid-19, la Chambre valdôtaine chiede misure diversificate
Nicola Rosset: «Si ponga la giusta attenzione alle diverse realtà imprenditoriali»
Emergenza Covid-19. La Chambre valdôtaine chiede alla II Commissione consiliare misure che tengano conto delle diverse realtà imprenditoriali.
I dati
Nell’ambito delle imprese sotto i 20 addetti (10.621 unità su 10.815 imprese attive), sull’89,3% grava un totale di 189 milioni di euro di indebitamento su un totale complessivo di 366 milioni (i restanti 177 milioni gravano sul 10,7% delle imprese).
L’analisi
E’ partendo da questi dati, frutto dell’incrocio tra i numeri forniti da Banca d’Italia e quelli in possesso della Camera di Commercio, che il presidente della Chambre Valdôtaine, Nicola Rosset, ha chiesto, nel corso dell’audizione con la II Commissione del Consiglio Regionale, che il terzo provvedimento legislativo in materia di misure urgenti in aiuto di famiglie, lavoratori e imprese, ponga la giusta attenzione alle diverse realtà imprenditoriali.
Così Rosset. «I dati ci mostrano come le imprese stiano vivendo situazioni diverse a seguito di questa emergenza e che, quindi, potrebbero avere bisogno di strumenti di sostegno diversi in grado di rispondere al meglio alle differenti esigenze».
Le misure
Proprio in questa ottica la Chambre Valdôtaine ha evidenziato la necessità di pensare a una misura per irrobustire le imprese consistente in contributi a fondo perso da investire nell’abbattimento dell’esposizione bancaria o finanziaria (mutui, aperture di credito, leasing o altro), vincolati ad un ordine di priorità nei pagamenti (dipendenti, fornitori, locazioni, ecc), al fine di avviare un percorso virtuoso di rimessa in circolo del denaro.
Altrettanto necessari sarebbero poi due interventi rivolti alla ristrutturazione del debito, uno mediante la rinegoziazione dei mutui attraverso il ricorso a Finaosta, potenziando il fondo dedicato già istituito, aumentando il limite per impresa a 1 milione di euro anche con fondi in gestione speciale e innalzando le garanzie a carico dell’Ente pubblico, intensificando la collaborazione con i Confidi, l’altro potenziando il fondo di garanzia costituito presso i Confidi e costituendo un apposito fondo per l’abbattimento degli interessi.
Tra le altre iniziative sollecitate ai membri della Commissione un intervento a fondo perso finalizzato al sostegno delle assunzioni di personale prevedendo la decorrenza dell’ammissibilità al 1 gennaio 2020 per evitare licenziamenti, e un indennizzo relativo al periodo di chiusura obbligatoria per emergenza sanitaria a favore delle imprese che riprendono l’attività, modulato sui costi e sui mancati ricavi e integrativo dell’invenduto deperibile, in particolare per quanto concerne le aziende agricole.
Altre misure
Una particolare attenzione è stata anche sollecitata nei confronti del completamento dell’infrastrutturazione digitale, di bandi per sostenere le procedure di digitalizzazione delle imprese in una logica onnicomprensiva (software, hardware, consulente e formazione), così come di una più stretta interconnessione tra le banche dati pubbliche.
Tra le altre iniziative sollecitate nel corso della riunione anche quella legata ad un sistema di sostegno economico per i piccoli produttori al fine di abbattere i costi fissi legati al trasporto delle merci.
L’audizione ha anche rappresentato un’occasione per segnalare anche due iniziative di più ampio respiro temporale che però costituiscono azione di fondamentale importanza per la ripresa del sistema imprenditoriale. La prima è legata ad investimenti finalizzati all’abbattimento dei costi relativi a sviluppatori di reti di imprese tra le diverse realtà imprenditoriali, la seconda è legata invece alla realizzazione di un marchio ombrello Valle d’Aosta.