Fase 2, guide turistiche: no a regole comuni, ma protocollo dedicato alla nostra professione
No a regole uguali ad altre professioni. Rete Civica: valorizzare il ruolo di guide turistiche e escursionistiche
«Aspettiamo con fiducia le ponderate disposizioni che la Soprintendenza per i Beni culturali vorrà indicare, punto di partenza imprescindibile per la costruzione di un protocollo operativo vicino alle esigenze di una professione vocata all’accoglienza di visitatori in Valle d’Aosta e alla condivisione con chi vi abita del ricco patrimonio culturale».
Lo chiedono le guide turistiche della Valle d’Aosta, le quali ritengono «inopportuno e confuso il provvedimento di riavvio dell’attività delle guide turistiche compreso nella ordinanza 207 del 17 maggio dove, ancor prima di vedere stabiliti i protocolli di fruizione dei siti culturali in previsione della riapertura, le regole di ripresa sono le stesse di professioni a connotazione diversa (guide escursionistiche naturalistiche), e che collidono con le norme previste dal DPCM del 17 maggio (citate nella stessa ordinanza regionale)in materia di musei ed affini».
Le guide turistiche valdostane ricordano di «non aver chiesto la inutile e precoce riapertura delle proprie attività», peraltro sospesa dal 22 febbraio dovuta alle disposizioni ministeriali di annullamento delle gite scolastiche, seguito dalla crisi sanitaria. Si dicono «consapevoli del percorso di ripresa molto lungo che la categoria, tuttora priva di misure di sostegno finanziario regionale, dovrà affrontare».
Le guide turistiche si rendono conto che «la ripresa delle attività potrà avvenire soltanto dopo la riapertura dei luoghi della cultura di riferimento nella regione e lo sblocco degli spostamenti interregionali e internazionali e, soprattutto, quando la fiducia e serenità dei visitatori saranno nuovamente motore dei loro spostamenti». Ma ribadiscono «con forza la natura culturale della propria professione» e chiedono attenzione e un protocollo dedicato.
Rete Civica: valorizzare ruolo guide
«Occorre valorizzare e non penalizzare il ruolo e la professionalità delle guide turistiche e delle guide escursionistiche naturalistiche – fa sapere attraverso una nota Rete Civica -. Diversamente da quanto previsto nell’ordinanza del Presidente della Regionen 207 del 17 maggio 2020, occorre tener presente che queste figure non operano su percorsi di tipo alpinistico e che possono pertanto condurre piccoli gruppi di 8/10 persone in piena sicurezza. Per quanto riguarda le guide escursionistiche naturalistiche occorre altresì sottolineare che da ben 15 anni la Regione Valle d’Aosta non organizza corsi di abilitazione alla professione e che è necessario accelerare immediatamente le procedure burocratiche per riconoscere i titoli acquisiti fuori valle presso organismi accreditati».
(re.aostanews.it)