Comuni valdostani liberi di spendere 150 mila euro della manovra anti crisi. UV: giustizia è fatta
Bagarre in Consiglio Valle, ma alla fine il ddl presentato dalla giunta viene approvato a maggioranza
I comuni valdostani potranno spendere, senza vincoli, i 150 mila euro destinati a ognuno di loro dalla manovra anti crisi varata due settimane in Consiglio Valle.
Ieri sera, lunedì 20 luglio, il Consiglio regionale ha dato il via libera al disegno di legge presentato dalla giunta apposta per modificare la norma che la stessa aula aveva varato ad ampia maggioranza venerdì 3 luglio. Ma come avvenuto tre settimane fa, i lavori sono stati l’occasione per proseguire nella bagarre pre elettorale avviata ormai da qualche tempo.
Il ddl approvato ieri sopprime la limitazione che obbligava gli enti locali ad utilizzare quei fondi «per la realizzazione di interventi esclusivamente destinati ad affrontare l’emergenza sanitaria e sociale». Un vincolo imposto dal M5S due settimane fa, bollato come «ricatto» da un governo regionale e da una maggioranza che ha in fretta e furia cercato il sostegno per poter riportare in aula il provvedimento.
I consiglieri sono stati a lungo impegnati in una discussione scaturita dalla presentazione di due emendamenti da parte del Movimento 5 Stelle, fermi sulla loro posizione di voler vincolare i 150 mila euro alle spese Covid.
Il primo emendamento puntava a cancellare la modifica portata in aula dalla giunta allo scopo di salvare il vincolo; il secondo proponeva comunque di far sì che almeno una parte di quei 150 mila euro dovesse essere utilizzata a interventi finalizzati alla risoluzione dell’emergenza sanitaria. Entrambi gli emendamenti sono stati bocciati a maggioranza (13 i sì), mentre l’articolo proposto dalla giunta ha in seguito ottenuto 21 voti favorevoli.
Pomeriggio di fuoco
I lavori, appena avviati alle 14,30, sono stati immediatamente sospesi, per poi riprendere alle 17,30. Aula in fibrillazione sulla scuola, ma non per la ri-proposta di finanziamento di quella di Pont-Saint-Martin, bensì per quella primaria di Porossan (Aosta). In mattinata, era giunta ai consiglieri (e al sindaco di Aosta) la lettera di protesta di 17 famiglie preoccupate per l’ipotesi di spostamento di una classe della primaria di Porossan nella sede centrale dell’Einaudi. Anche se non all’ordine del giorno, si è acceso il dibattito in Consiglio. La presidente del Consiglio Emily Rini («abito vicino a quella scuola e conosco bene i problemi e le peculiarità del plesso», ha detto) e Claudio Restano si sono adoperati per redigere un ordine del giorno sul tema, ma non hanno potuto presentarlo in aula, perché non previsto dal regolamento per questa seduta straordinaria del Consiglio Valle.
Sempre sul tema scuola, i consiglieri hanno approvato anche il “rifinanziamento” del contributo straordinario da 2,7 milioni di euro destinato al Comune di Pont-Saint-Martin per la realizzazione di una scuola prefabbricata. Si è trattato della correzione a un “pasticcio”, un modo per riparare alla sparizione di quei fondi che erano stati collocati in economia, diventando inutilizzabili. E anche in questo caso duro è stato il dibattito, caratterizzato da accuse reciproche e dita puntate contro i dirigenti regionali, rei «di non essersi accorti dell’errore».
Forti i dubbi espressi da Elso Gerandin (Mouv’): «intanto in amministrazione pubblica non esiste il termine “rifinanziamento – ha detto -; in secondo luogo, questi soldi non avranno l’effetto dichiarato, perché mancano i tempi per il loro utilizzo».
Nel ddl anche il finanziamento da 1,1 milioni per i lavori al ponte di accesso principale alla valle del Lys nel comune di Issime.
Intorno alle 21 la discussione sulle dimissioni del consigliere Joel Farcoz.
Giustizia è fatta
L’Union Valdôtaine e il gruppo consiliare regionale dell’Union Valdôtaine esprime «soddisfazione per la votazione favorevole al disegno di Legge 61/2020. Giustizia è fatta! – si legge in una nota -. Un disegno di legge nato a causa di gravi errori commessi nella richiesta di modifica del disegno di legge 60 a causa di meri fini elettorali. Il disegno di legge 61 ridà ai comuni e ai valdostani quello che gli è dovuto: autonomia nella gestione delle risorse e interventi mirati alla piena sicurezza sia per i nostri studenti che per la viabilità così importante in un territorio di montagna come il nostro».
(lu.me.)