Querelle Scuola di Porossan, lettera di un genitore in risposta al sindaco Centoz
Non si placano le polemiche per lo spostamento di una classe nella sede centrale dell'Einaudi ad Aosta
Dopo aver letto l’articolo su Gazzetta Matin di lunedì 31 agosto, sulla scuola di Porossan, un genitore – Max Giuliano – scrive a Aostanews.it una lettera in risposta alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Aosta, Fulvio Centoz.
Riceviamo e pubblichiamo
«Vorrei rispondere al Sig. Sindaco.
Lei sostiene che la decisione di spostare la classe 2a elementare di Porossan al plesso Einaudi di Aosta è stata presa l’8 luglio 2020, le ricordo che al momento noi genitori non abbiamo nulla di ufficiale tra le mani. (Se non un articolo di giornale), e siamo quasi ai primi di settembre.
Basterebbe un minimo di professionalità ed etica per capire che le famiglie in questione devono organizzarsi soprattutto quelle che magari hanno due o più figli che fino a ieri andavano nella stessa scuola.
NOI genitori abbiamo portato alla luce tutte le soluzioni possibili! Eh si! Perché una volta appreso dai giornali che la seconda elementare sarebbe stata spostata ad Aosta, ci siamo messi in moto da circa due mesi per trovare soluzioni che le abbiamo presentato, sia lei e al Direttore Scolastico.
Sono d’accordo con lei quando afferma che non si devono più accettare iscrizioni viste le problematiche. Questo era già da attuare quest’anno. Vista la capienza già fuori norma della scuola di Porossan.
Senza spostare una classe di bimbi già avviata con probabili conseguenze psicologiche in ambiente nuovo e la perdita di due Insegnanti, a questo nessuno a pensato! Poi parla dei vari lavori di manodopera che la scuola deve attuare, qui non entro in merito giustamente il Comune sa’ cosa deve fare per il mantenimento e ristrutturazione della sede di Porossan, ricordiamo però che la scuola è chiusa dal 5 di marzo 2020.
Il Sig. Sindaco conclude affermando: «se a ottobre dovesse scoppiare un focolaio chi si prende la responsabilità del mancato rispetto degli spazi?»
Il mancato rispetto degli spazi già esiste! Lo afferma lei dicendo che la scuola può contenere 70 persone.. oltretutto questo viene sacrificato sull’altare di una presunta sicurezza dei bambini, in realtà non vi è nessun fondamento scientifico.
I bambini sono refrattari al virus Covid19 ve lo dicono le Autorità Sanitarie. C è stato da poco un servizio sul TG1 di una ricerca che lo afferma. A VO EUGANEO una delle zone rosse, si è constatato che su 234 bambini nessun positivo nonostante la convivenza con i genitori affetti dal coronavirus.
Un altro studio sull’immunità dei bambini deriva dalla lattoferrina, proteina che contiene un eventuale contagio. (Articolo del Messaggero) studio effettuato dai Medici Italiani di Tor Vergata.
Detto questo, io fossi nelle istituzioni sarei più preoccupato dovesse succedere un disastro strutturale o un incendio nella scuola piuttosto che di un contagio molto improbabile visto gli studi sui bambini.. se si pensa che la struttura può contenerne 70.
Concludendo con una metafora: se in un ascensore la capienza è di 4 persone non possono salire 5. Oltretutto, se per esempio le 4 persone sono tutte dirette al 5° piano non ne faccio scendere 2 al secondo perché ho deciso di farne salire due nuove».
Max Giuliano