Aosta non si Lega: oltre cento persone e tanti giovani per dire no a Salvini
La manifestazione in piazza Roncas ad Aosta
Più di cento persone, tanti giovani e qualche candidato per la prossima tornata elettorale, in comune o in Regione per prendere le distanze da Salvini e dalla destra italiana Lega. È questa la fotografia di piazza Roncas ad Aosta per la manifestazione Aosta non si Lega. Bandiere arcobaleno, ma anche uno striscione giallo per la legalità. Una risposta proprio al leader del Carroccio che aveva detto che «la sinistra contesta me e non la ‘ndrangheta».
«Salvini che parla di onestà è come Moana Pozzi che fa l’elogio della castità»
Durante gli interventi che si sono susseguiti, Francesco Lucat ha ricordato i problemi giudiziari della Lega, «dai 49 milioni alla recente vicenda dei commercialisti arrestati. Senza dimenticare le inchieste sulla gestione dell’emergenza in Lombardia». Quindi rincara la dose: «Sentire uno così che parla di legalità mi ricorda Moana Pozzi che parla di castità».
Mathieu Stevenin, coordinatore delle Sardine Valle d’Aosta ha introdotto l’evento. «Molto bello vedere così tanta partecipazione da parte di tutti – commenta -. Significa che ognuno di noi ha a cuore il proprio futuro e quello delle future generazioni».
Per l’Anpi ha preso la parola Alice Sartore. «Aosta non si lega, terremo duro – tuona -. Siamo stufi e arrabbiati di vedere Salvini e Meloni calpestare i principi di una costituzione antifascista». Poi chiarisce: «L’alternativa al fascismo non è il comunismo, è la libertà. Siamo riuniti dagli ideali di legalità e democrazia. Il nostro impegno contro il fascismo è lo stesso contro la mafia. Se siamo qui oggi non vuol dire che nel tempo libero applaudiamo i mafiosi».
Dito puntato anche contro i decreti sicurezza «che non sono stati abrogati nonostante Salvini non sia più al governo».
Non poteva mancare anche il riferimento all’accoglienza. «Sono stati chiusi progetti di accoglienza – esclama Giulio Gasperini -. Queste persone non possono seguire nessun tipo di percorso di integrazione e sono aumentate le persone che si trovano costrette a vivere per strada. L’unica cittadinanza che deve esistere è quella del genere umano».
«Forse quelli là neanche pensano»
Uno degli ultimi interventi è quello di Vanessa, che si è duramente scagliata contro la folla di piazza Chanoux che ha accolto Matteo Salvini. «Forse quelli là neanche pensano», è il chiaro riferimento ai leghisti. Poi ha proseguito: «Nel XXI secolo dobbiamo ancora scegliere tra razzismo e antirazzismo, ci credete? Stiamo tornando indietro, a quando la donna era considerata meno di niente, i neri schiavi sfruttati, gli omosessuali malati».
Tra la folla anche dei candidati
Ad assistere alla manifestazione anche alcuni candidati alla prossima tornata elettorale. Da Mattia Telesforo (Rinascimento) ad Andrea Padovani e Giampaolo Fedi di Progetto Civico Progressista.
A parlare anche l’assessore uscente al Turismo di Châtillon Diego Joyeusaz, che non è candidato in questa tornata elettorale.
Nella foto: uno scorcio di piazza Roncas durante la manifestazione Aosta non si Lega.
(thomas piccot)