Confini contesi tra Italia e Francia, Lega: «Giù le mani dal Monte Bianco»
Politica
di Danila Chenal  
il 21/10/2020

Confini contesi tra Italia e Francia, Lega: «Giù le mani dal Monte Bianco»

L'europarlamentare Alessandro Panza ad Aosta preme sulla Farnesina perché risolva il contenzioso

Confini contesi tra Italia e Francia, Lega: «Giù le mani dal Monte Bianco». «Vogliamo rimettere al centro dell’attenzione mediatica questo tema che non è secondario» puntualizza Alessandro Panza. L’europarlamentare e responsabile delle politiche della Montagna della Lega, insieme agli eletti in Consiglio Valle, intende portare avanti la battaglia per risolvere una volta per tutte il contenzioso tra Italia e Francia.

Per Panza l’auspicio «è che finalmente la Farnesina apra un tavolo con le autorità francesi, si siedano, trovino un accordo e definiscano una volta per tutte, con tanto di carte bollate, il contenzioso».

La controversia

I confini sono oggetto di una controversia internazionale che riguarda la cima del Monte Bianco e la zona del Colle del Gigante – Punta Helbronner, di rilievo per l’Italia perché punto di arrivo della funivia proveniente da Courmayeur e sito dello storico Rifugio Torino.

Prosegue l’europarlamentare: «Il tema è tornato in auge anche in seguito a una serie di interpellanze in aula a Roma, pur essendo già stato seguito in Consiglio regionale dai nostri eletti, e viste le mancanze di risposte della Farnesina, vogliamo rimettere al centro dell’attenzione mediatica questo tema che non è secondario». Oltre che una battaglia ideale ne fa anche una questione di sicurezza. Spiega: «E’ vero che si tratta di una piccola fascia di territorio ma è una fascia frequentata da alpinisti ed escursionisti e c’è incertezza su chi deve intervenire a prestare soccorso, qualora fosse necessario, se le autorità francesi o italiane e questo non fa altro che mettere a rischio i turisti di alta montagna».

Puntualizza ancora: «Da che mondo e mondo su tutto l’arco alpino i confini sono sempre stati sia interni che esterni, definiti sulla morfologia del territorio con gli spartiacque. Non capiamo perché in questa situazione debba essere diverso e gestito in modo unilaterale».
(da.ch.)