Microcomunità di Variney verso la riconversione in polo Covid
Microcomunità di Variney verso la riconversione in polo Covid. Rientra tra le ipotesi emerse nel corso di un incontro tra l’Unité des Communes e l’esecutivo regionale. Per il presidente del Celva e sindaco di Doues Franco Manes «nulla è stato ancora definito» senza contare che i passaggi amministrativi – sottoscrizione di una convenzione, comunicazione alle famiglie e riconversione – richiedono tempo. Fa sapere l’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse: «Stiamo andando in quella direzione ma tutti i passaggi organizzativi non sono ancora del tutto definiti».
NurSind contrario
Il grido di allarme è stato lanciato dal segretario Territoriale del sindacato delle professioni infermieristiche NurSind Aosta Giovan Battista De Gattis. Fa sapere: «Da oggi (giovedì 29 ottobre) sono sottoposti a tampone naso-faringeo diversi pazienti della microcomunità di Variney che, a breve, dovrebbe diventare un polo Covid; ovvero ben 29 utenti dovranno essere trasferiti in altre strutture residenziali presenti sul territorio valdostano».
Stigmatizza De Gattis: «NurSind è contrario a una scelta che, di fatto, riprende il progetto di convertire la struttura di Variney in una Rsa: è da tempo che si cerca, invano, una scusa da far digerire all’opinione pubblica. I “nuovi” decisori politici hanno contezza di cosa voglia dire spostare una persona anziana e fragile dal luogo in cui ha vissuto negli ultimi anni? Hanno presente i limiti strutturali di Variney che, tanto per ricordarlo, non ha nemmeno un impianto centralizzato di ossigeno?».
NurSind per impedire la riconversione è disposto anche a chiedere l’intervento della Procura della Repubblica.
(re.aostanews.it)
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