Coronavirus: in Valle d’Aosta mercoledì 16 riaprono bar e ristoranti, previsto lo screening agli operatori
Sì alla ciaspole e alle caccia anche fuori dal comune di residenza
Coronavirus: in Valle d’Aosta mercoledì 16 riaprono bar e ristoranti. Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz. Sì alla caccia e alle ciaspolate anche fuori dal comune di residenza. A tutto il personale impiegato nei bar e nella ristorazione è data la possibilità di farsi il tampone. Per i bar è escluso il servizio al banco. Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie restano aperti fino alle 18. Lavevaz non ha escluso uno screening alla popolazione. Intanto si pensa di eseguire uno screening totale nel mondo della scuola prima del rientro del 7 gennaio.
«Prendiamo atto – ha sottolineato in una nota – della pubblicazione della legge regionale che pare poter consentire la riapertura degli esercizi, ma è necessario che il Presidente della Giunta emetta in tempi rapidissimi l’ordinanza che chiarisca tempi e modi di ripresa delle attività, onde evitare confusione e fraintendimenti e possibili azioni sanzionatorie da parte delle forze dell’ordine».
Ciaspole e caccia
Sì alle ciaspole che «non sono a rischio assembramento né a incidenti che portino a pesare sull’ospedale». No allo sci alpinismo che comporta maggiori rischi, «il rischio di avere avventurieri non è banale» ha detto Lavevaz. Lo sci alpinismo si può praticare solo con l’accompagnamento delle guide che mitigano i rischi, soprattutto quello di valanghe. Riapre anche la caccia.
Ha spiegato il capo dell’esecutivo: «Abbiamo fatto ampi dibattiti con la cabina di regia sulle riaperture. Noi abbiamo aperto gli esercizi di vicinato il 30 novembre e dobbiamo aspettare 14 giorni per vedere gli effetti della riapertura dei negozi di vicinato Ecco perché ipotizziamo l’apertura di bar e ristoranti mercoledì 16 dicembre».
Trend positivo
Per l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse «c’è un trend positivo nei numeri. Sono 51 i pazienti ricoverati al Parini, 32 all’Isav, 5 all’ospedale da campo. Il miglioramento c’è». Conferma lo screening per baristi, e personale impiegato nella ristorazione e anticipa che «ciò varrà anche per la riapertura di altre attività economiche. Pensiamo di istituire un campione di popolazione eterogenea e utilizzarla come cartina di tornasole per avere un riferimento costante sull’andamento epidemiologico».
Screening a tutti gli studenti
In Valle d’Aosta «c’è la possibilità più che concreta» di eseguire uno screening totale nel mondo della scuola. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’istruzione, Luciano Caveri, precisando che il test riguarderà circa 18.000 persone, «con valore molto probante dal punto di vista epidemiologico», di cui 14.678 studenti. «In questa fase stiamo guardando al 7 gennaio – ha aggiunto – per aprire le scuole superiori in piena sicurezza, abbiamo analizzato la questione delicata dei trasporti».
(da.ch.)