Coronavirus, Savt: «Arrivare il prima possibile all’assestamento di bilancio»
Economia & Lavoro
di Danila Chenal  
il 18/12/2020

Coronavirus, Savt: «Arrivare il prima possibile all’assestamento di bilancio»

Il prossimo Defr, per il Savt, dovrà l'espressione di un patto tra le istituzioni e le parti sociali

Coronavirus, Savt: «Arrivare il prima possibile all’assestamento di bilancio». Il Direttivo Confederale del Savt sprona il governo regionale. «Adesso, però, ci aspettiamo che venga messa in atto una corsa contro il tempo per arrivare il prima possibile all’assestamento del bilancio e all’approvazione del Defr».

Patto tra Regione e parti sociali

Il Savt ribadisce che «sia più che mai arrivato il momento di sottoscrivere un patto tra istituzioni e parti sociali per definire quale sia il modello sanitario, economico e sociale che ci immaginiamo per la Valle d’Aosta del post Covid-19. Il prossimo Defr, e il relativo assestamento di bilancio, dovranno essere l’espressione di questo patto. In questo senso sono già iniziate delle interlocuzioni con il Governo Regionale, che ha manifestato e rappresentato la volontà di andare in questa direzione. Al fine di dare un contributo fattivo a questo percorso, il Direttivo Confederale del Savt ha approvato un documento che analizza in maniera puntuale e propositiva i contesti economici, sanitari, dell’istruzione e sociali della realtà valdostana e che verrà trasmesso a tutte le parti coinvolte».

Sostegno a Lavevaz

Il Savt sostiene la decisione del governo regionale di legiferare in materia di misure anti-Covid. Così nella disamina: «In questo senso riteniamo che la legge approvata dal Consiglio Regionale e impugnata ieri dallo Stato, potesse rappresentare un utile strumento nella gestione della crisi, con la possibilità di emanare direttive locali, integrative di quelle nazionali, finalizzate a garantire un giusto equilibrio tra le esigenze sanitarie e quelle economiche e più rispettose dei bisogni della nostra realtà.

Due pesi e due misure

Conclude: «Siamo molto stupiti dal fatto che lo Stato utilizzi due pesi e due misure: l’ordinanza della Regione Autonoma Valle d’Aosta viene impugnata, mentre  la legge della Provincia Autonoma di Bolzano no. Atteggiamento assolutamente incomprensibile e che cerca di ledere la nostra Autonomia. Prendiamo atto, al contrario, con soddisfazione della decisione presa dal Tar della Valle d’Aosta di respingere la richiesta di sospensiva dell’ordinanza emanata dal Presidente della Regione, relativa alla riapertura delle attività».
(re.aostanews.it)

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