Fipe Confcommercio: «un Dpcm per aprire i ristoranti fino alle 22»
La Federazione italiana Pubblici Esercizi accoglie positivamente la decisione del Cts di valutare in modo differente i diversi profili di rischio nel variegato settore della ristorazione
Fipe Confcommercio: «un Dpcm per aprire i ristoranti fino alle 22».
Alla luce delle considerazioni del Comitato Tecnico Scientifico, Fipe Confcommercio chiede un nuovo Dpcm che consenta, a chi è in zona gialla, di riaprire per lavorare in tutta sicurezza.
Altra richiesta: per la zona arancione, sia data la possibilità di lavorare in orario diurno a chi ha spazi adeguatamente attrezzati con tavoli.
Il Cts ha condiviso di valutare in modo differente i diversi profili di rischio nel variegato settore della ristorazione, privilegiando chi ha a disposizione adeguati spazi per la consumazione di cibi e bevande.
«Questa possibilità – secondo il Cts – dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull’applicazione delle misure di sicurezza sanitaria: distanziamento di un metro non solo tra i tavoli ma anche zone di passaggio e utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, oltre a una chiara informativa all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima».
Un Dpcm per aprire i ristoranti fino alle 22
Il presidente di Fipe Confcommercio Lino Enrico Stoppani ha giudicato «significativo» il risultato, «arrivato grazie a un confronto non certo urlato ma molto intenso e propositivo.
Dopo un anno nel quale le nostra attività sono state costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato soluzioni realistiche e tempestive dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza.
Ci auguriamo che il Governo che si sta costruendo in questi giorni provveda nel più breve tempo possibile a emanare un nuovo Dpcm per consentire ai ristoranti in zona gialle di aprire a cena fino alle ore 22.
Non solo, chi è in zona arancione e ha gli adeguati spazi, possa aprire almeno nelle ore diurne.
Sarà un banco di prova importante per dimostrare da parte del nostro settore, maturità e rispetto delle regole e chiediamo alle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci una mano con i controlli».
(re.aostanews.it)