Sci, riapertura a rischio: l’assessore Bertschy ha parlato di voci poco confortanti da Roma
Intanto la Valle d'Aosta pronta a riaprire con numero chiuso a 30.000 skipass al giorno
Sci, riapertura a rischio: l’assessore Bertschy ha parlato di voci poco confortanti da Roma. Lo ha fatto in Consiglio Valle rispondendo a un’interpellanza del consigliere Marco Carrel (Pour l’autonomie). Ha espresso preoccupazione in aula l’assessore con delega agli impianti a fune Luigi Bertschy: «In queste ore è in discussione la mobilità tra le Regioni e anche l’apertura degli impianti è tutt’altro che certa per il 15 febbraio. Almeno secondo le voci che trapelano».
Tornando all’ipotesi di riapertura dello sci il 18 febbraio ha parlato dell’introduzione di un numero chiuso complessivo di 30 mila persone al giorno, inferiore al tetto massimo di 42 mila previsto dai protocolli di sicurezza.
Sicurezza su tutto
«Con questa prima applicazione delle regole vogliamo partire in sicurezza e bene, per non fare scivoloni”, ha detto. «Saranno aperti solo alcuni comprensori e non tutti – ha ancora anticipato – perché in alcuni casi non ci sarebbero le condizioni né di sostenibilità economica né operative».
L’assessore annuncia una rettifica al protocollo del Cts domani, giovedì 11 dicembre. Ha Concluso: «Sono allo studio con l’assessore alla Sanità Barmasse le modalità di riapertura dei centri traumatologici».
In arrivo una risoluzione della maggioranza sullo sci.
Secondo il consigliere regionale Marco Carrel (Pour l’autonomie) ha sottolineato: «Occorre dare risposte e essere chiari: quando non si può fare qualcosa bisogna dirlo. E’ importante che chi governa dia delle linee che in questo momento non mi sembrano molto chiare: non possiamo aspettare il governo Draghi».
(da.ch.)