Vaccini: la Valle d’Aosta chiede a Roma maggiori forniture
Secondo il piano vaccinale la Valle d'Aosta sarebbe pronta a somministrare 35 mila dosi al mese
Vaccini: la Valle d’Aosta chiede a Roma di anticipare le forniture. Lo fa con una risoluzione presentata dai quattro gruppi di maggioranza in Consiglio Valle.
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La risoluzione, votata all’unanimità, impegna «la giunta regionale a porre in essere le opportune azioni nell’ambito del piano vaccinale nazionale, constatata la dimostrata capacità di attuazione del piano vaccinale regionale (secondi in Italia), a richiedere l’anticipazione delle forniture, anche in considerazione della limitata demografia regionale, finalizzata al tempestivo raggiungimento degli obiettivi di vaccinazione di massa».
L’invito va al presidente della Giunta Erik Lavevaz, chiamato a «sottoporre al Presidente del Consiglio dei ministri la richiesta» e ai parlamentari valdostani, Albert Lanièce e Elisa Tripodi, chiamati «a operare per il conseguimento dell’obiettivo». «La programmazione è in mano allo Stato mai i numeri dei vaccini distribuiti sono fondamentali. Alle regioni sta organizzare la gestione della campagna. La fornitura di 1.300 dosi al giorno consentirebbe di portare avanti le vaccinazioni in modo rapido e concludere la campagna entro un paio di mesi mesi. Il piano vaccinale valdostano permetterebbe di vaccinare più di 35 mila persone al mese» ha spiegato il capogruppo di Av-Sa Albert Chatrian nel presentare l’iniziativa.
(da.ch.)