Stop accesso a seconde case, Fratelli d’Italia: «Decisione paradossale»
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 16/03/2021

Stop accesso a seconde case, Fratelli d’Italia: «Decisione paradossale»

Il partito della Meloni chiede «indennizzi al più presto senza aspettare lo Stato»

Stop accesso a seconde case, Fratelli d’Italia: «Decisione paradossale con le frontiere aperte». Lo scrive il coordinamento del partito della Meloni in merito all’ordinanza del Presidente della Regione Erik Lavevaz che vieta l’ingresso in Valle d’Aosta ai proprietari di seconde case provenienti da altre regioni.

Si legge nella nota: «Non è chiaro, infatti, in che modo i non residenti che decidono di recarsi nelle loro abitazioni valdostane, normalmente site nelle località turistiche in quota e magari per svolgere la loro attività in smart working, possano incrementare la veicolazione del virus».

Punta il dito FdI: «La decisione appare tanto più paradossale se consideriamo le frontiere con la Francia e con la Svizzera restano invece aperte, permettendo il flusso incontrollato di turisti stranieri».

Prosegue la nota: «Al di là del merito, riteniamo che da questa decisione emergano chiaramente delle prese di posizione non condivisibili. In primo luogo, così facendo il Presidente considera i proprietari di seconde case alla stregua di untori, mentre in realtà rappresentano una ricchezza per la già provata economia della nostra regione e, in particolare, per i piccoli paesi di montagna. A livello più generale, appare evidente lo stato confusionale in cui versa il Governo regionale: manca ancora una strategia chiara per fare fronte all’emergenza economico-sanitaria».

Il j’accuse

Lancia il suo j’accuse il coordinamento: «Commercianti, artigiani e liberi professionisti sono esasperati per un contesto in cui chiusure e restrizioni delle attività si susseguono senza che vengano attuate misure efficaci per risolvere la crisi economico-sanitaria in atto».

La solidarietà

Fratelli d’Italia manifesta «solidarietà e sostegno a queste categorie» e chiede «con forza che la Regione provveda al più presto al pagamento degli indennizzi e non aspetti passivamente quelli sempre e solo annunciati a livello nazionale che, a più di un mese dall’insediamento del nuovo governo, latitano».

Chiude con una stoccata: «Spiace e non possiamo non rimarcare che, a livello politico, i colori di chi faceva passerella ieri in Piazza Deffeys sono gli stessi che siedono e che appoggiano volontariamente l’attuale e inconcludente Governo nazionale che è in continuità con il precedente».
(re.aostanews.it)

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