Ferrovia: FdI dice no all’elettrificazione della linea Aosta-Pont-Saint-Martin
Alberto Zucchi
Trasporti
di Danila Chenal  
il 24/03/2021

Ferrovia: FdI dice no all’elettrificazione della linea Aosta-Pont-Saint-Martin

Fratelli d'Italia contrario anche alla riapertura dell'Aosta-Pré-Saint-Didier

Ferrovia: FdI dice no all’elettrificazione della linea Aosta-Pont-Saint-Martin. Il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia non ha dubbi e dice no all’elettrificazione e no alla riattivazione della linea ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier. Si schiera per la riconversione a idrogeno dei treni e per la valorizzazione turistica dell’Aosta-Pré-Saint-Didier, trasformandola in un percorso ciclo-pedonale.

Le motivazioni

Scrive in una nota: «Lo studio commissionato dalla Regione per l’elettrificazione della linea Aosta-Pont-Saint-Martin prevede una durata del cantiere stimata 7 anni e con interruzioni all’utilizzo della tratta per non meno di 3 anni. Le stime dei costi di realizzazione si attestano intorno ad una cifra indicativa pari a 200 milioni di euro. Tutto questo per risparmiare soli 30/60 secondi di percorrenza».

E’ lapidario il commento: «La volontà di elettrificare tale tratta è un’idea ormai vecchia. Proponiamo di avviare uno studio per la conversione totale della tratta con impiego di treni ibridi ad idrogeno. Tali convogli hanno superato ormai le fasi di test e sono stati recentemente collaudati anche per l’impiego sulle reti italiane dove l’elettrificazione non è possibile o non è conveniente, come per esempio in alcune tratte della Lombardia. La realizzazione di tale conversione potrebbe esser immediata, senza interventi sulla rete ferroviaria esistente e relegata ai soli tempi di approvvigionamento del materiale rotabile».

Sull’Aosta-Pré-Saint-Didier taglia corto: «Dalle relazioni tecniche emerge chiaramente l’insussistenza di un rapporto sostenibile costo/benefici oltre la previsione di spese di manutenzione e di gestione certi non consoni ad un utilizzo effettivo della tratta con ricavi che sarebbero di modesta entità». Conclude: «FdI VdA non ha dubbi che l’unica soluzione sarebbe una riconversione turistico – ciclopedonale della tratta».
(re.aostanews.it)

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