Adu: «sull’ospedale i 5 consiglieri Pcp hanno tradito i loro elettori»
Sostegno al coraggio e alla coerenza delle consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli
Adu: «sull’ospedale i 5 consiglieri Pcp hanno tradito i loro elettori». Dura presa di posizione del movimento all’indomani del via libera all’ampliamento ad est dell’ospedale Parini.
Così nel programma elettorale
Meglio nuovo, energeticamente efficiente, modulare: così doveva essere l’ospedale, ma 5 consiglieri se ne sono dimenticati. A nemmeno un anno dalle elezioni, assistiamo al primo grande tradimento dei cittadini. Ricordiamo, infatti, che agli elettori del Pcp era stato giustamente promesso un impegno per realizzare un nuovo ospedale alle porte di Aosta (punto 63 del programma) e l’accordo di legislatura chiedeva accurati approfondimenti prima di decidere tra nuovo o vecchio ospedale».
Sostegno alle consigliere
Adu Vda riconosce e sostiene il coraggio e la coerenza delle consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli.
Scrive nella nota: «Alberto Bertin, Andrea Padovani, Jean Pierre Guichardaz, Paolo Cretier e Antonino Malacrinò hanno, invece, dimostrato la loro subordinazione al peggiore autonomismo. Votando assieme a Mauro Baccega, Renzo Testolin, Augusto Rollandin, Claudio Restano, Aurelio Marguerettaz è come se avessero avallato le sciagurate decisioni che hanno portato all’attuale collasso della sanità valdostana.
La crisi della rappresentanza politica, l’astensione o il populismo sono anche responsabilità di queste oscene giravolte, da parte di personaggi che, senza nessuna remora, passano da critici a entusiasti cantori del vecchio ospedale, fino al paradosso di un portavoce del comitato referendario (JP Guichardaz) che oggi sostiene la posizione di chi a suo tempo invitava al boicottaggio della consultazione, a suon di matite spezzate. Potenza della poltrona».
La deriva
Prosegue Adu: «Vista la deriva, ci permettiamo di ricordare ai consiglieri smemorati altri impegni come quello sull’aeroporto o la lotta alle mafie o la tutela del Vallone di Cime Bianche. Nemmeno il pericolo leghista pare giustificare questo salto mortale dei 5 consiglieri, dato che la Lega è nettamente contraria all’ipotesi di un ospedale rattoppato. Anzi, ora che la questione pare archiviata e non più discutibile, la Lega sarebbe persino più vicina al ribaltone».
Conclude: «Naturalmente, la questione non si chiude qui. Il progetto dell’ospedale va integralmente rivisto, con costi aumentati e una serie di incognite ancora da definire, come la pandemia e i possibili nuovi ritrovamenti archeologici. La decisione del Consiglio non scioglie i veri nodi della vicenda, semmai ne dilata i tempi e aumenta la cancrena del sistema. Adu Vda resterà al fianco dei cittadini che chiedono un serio ed onesto confronto tra i diversi progetti, per giungere, alla fine, a un nuovo ospedale fuori città, fulcro di un nuovo sistema di sanità regionale».
(re.aostanews.it)