Valle d’Aosta: 8 evasori totali e 18 lavoratori in nero scoperti nel 2020 dalla Guardia di finanza
I finanzieri impegnati in 126 indagini nel corso dell'anno, delegate da Procura della Repubblica e da quella contabile
Impegno a tutto campo nel 2020 per la Guardia di finanza di Aosta, con particolare attenzione al contrasto della criminalità economica e organizzata. Lotta all’evasione e ai traffici illeciti, controllo sulla spesa pubblica. Anche per le Fiamme gialle l’anno della pandemia è stato un periodo di super lavoro.
Ma le sfide non sono finite. «Arriverà la fine della pandemia e questo ci imporrà nuove sfide. Abbiamo già cominciato a mettere in campo una serie di energie – spiega il colonnello Massimiliano Re (comandante regionale della Finanza) -. Tante attività hanno crisi di liquidità e questo verosimilmente potrebbe favorire anche da noi fenomeni di usura e di infiltrazione criminale nelle aziende. Altre aziende, invece, hanno aumentato il loro fatturato e queste potrebbero essere preda di interessi criminali per ragioni di redditività. Poi ci sono in arrivo fondi e aiuti nazionali e regionali; questo è un campo su cui dovremo concentrarci nei prossimi anni, perché è importante accompagnare questo momento di rilancio, di ristoro e di crescita, per evitare che fondi pubblici finiscano nelle mani sbagliate e vadano ad alimentare interessi diversi, illeciti, e non con le finalità per cui sono stati varati, adottati ed erogati».
In occasione del 247° anniversario di fondazione delle Fiamme gialle, il Corpo ha diffuso i dati “operativi” del 2020. Alla cerimonia, andata in scena nel primo pomeriggio di mercoledì 23 giugno nel cortile del Comando regionale di Aosta, ha preso parte anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz.
Partendo dai dati generali, nel 2020 la Gdf ha eseguito 12.952 controlli legati alle disposizioni anti-Covid, 194 interventi ispettivi e 126 indagini delegate dalla Procura della Repubblica e da quella contabile.
Il colonnello Re e il presidente della Regione Lavevaz
Spesa pubblica
Lente puntata, come ogni anno, sulla spesa pubblica. «Nel corso del 2020 – si legge in una nota -, la Gdf ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni».
In questo contesto, in Valle sono stati effettuati 70 interventi in materia di prestazioni sociali agevolate, 45 dei quali conclusi con l’accertamento di un’irregolarità; questo ha portato alla contestazione di 179.262 euro di contributi indebitamente ricevuti.Controlli anche sul reddito di cittadinanza, a caccia dei soliti “furbetti”. In questo ambito, la Finanza ha intercettato 140.406 euro di contributi indebitamente percepiti e 75.910 euro indebitamento richiesti ma non ancora riscossi; le persone denunciate sono state 29.
In tema di responsabilità amministrativa, cioè soldi pubblici spesi male, le Fiamme gialle hanno segnalato alla Procura regionale della Corte dei conti danni erariali per 2 milioni di euro, a carico di 19 soggetti.
Evasione
Nel corso dello scorso anno, la Finanza ha scoperto 8 evasori totali, imprenditori o lavoratori autonomi sconosciuti al fisco, e 18 lavoratori in “nero” o irregolari. Non solo: a seguito di 38 interventi ispettivi in materia di imposte dirette e IVA, sono state denunciate 6 persone per reati fiscali; il valore dei beni sequestrati per reati fiscali è di 701.513 euro.
Dogana
Nel contrasto degli illeciti doganali, le Fiamme gialle hanno eseguito 33 interventi finalizzati a ricostruire la filiera distributiva di merci illecitamente introdotte in Italia, con una particolare attenzione ai dpi (mascherine, guanti e camici) e a tutto ciò che era legato all’emergenza sanitaria.
Criminalità organizzata ed economico-finanziaria
Per scongiurare il rischio di infiltrazioni criminali nell’economica sana, soprattutto in un contesto emergenziale post pandemico, nel 2020 la Guardia di finanza ha eseguito accertamenti patrimoniali nei confronti di 12 soggetti di “pericolosità economico-finanziaria”, cioè soggetti che – per tenore di vita – si sospetta che vivano abitualmente con i proventi derivanti da attività delittuosa. Dagli accertamenti, comunque, non sono emerse “criticità”. Nessun sequestro, dunque.
Eseguiti poi 625 accertamenti legati a verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia per le azienda.
Sempre in questo contesto, i finanzieri hanno effettuato verifiche su numerose segnalazioni di operazioni sospette, elevando 38 violazioni amministrative alla normativa antiriciclaggio.
Non solo. La GdF ha accertato sei violazioni amministrative delle norme sulla circolazione transfrontaliera, per un totale di 74.642 euro. Per quanto riguarda i reati fallimentari, sono stati denunciati due soggetti a piede libero (il totale dei patrimoni distratti è pari a 226.196 euro).
I finanzieri sono stati impegnati in interventi a tutela dei consumatori anche nel periodo di pandemia. Sono 32.333 le mascherine e altri DPI non conformi sequestrati, per un totale di 12 persone deferite all’autorità giudiziaria.
Traffico di stupefacenti
Anche sul fronte del traffico di sostanze stupefacenti si registrano risultati significativi: 30 persone denunciate, di cui 22 arrestate, con 20 kg di sostante sequestrate (19,7, in particolare, di hashish).
Soccorso e sicurezza pubblica
Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza nel 2020 è stato protagonista di 51 interventi. 75 le persone tratte in salvo e 20 le salme recuperate.
Nell’anno caratterizzato dalla pandemia, i finanzieri hanno contribuito al controllo del rispetto delle disposizioni del governo per la prevenzione dei contagi. 120 i soggetti sanzionati a fronte di 12.952 controlli.
(f.d.)