Nasce in Valle d’Aosta il Comitato Giustizia Giusta per la campagna referendaria
L'associazione ha lo scopo di promuovere e raccogliere le firme necessarie alla presentazione di sei referendum per la riforma della giustizia
Nasce in Valle d’Aosta il Comitato Giustizia Giusta, l’associazione il cui scopo è promuovere e raccogliere le firme necessarie alla presentazione di sei referendum per la riforma della giustizia.
«Il Comitato riunisce diverse forze politiche – spiega la referente Deborah Ziggiotto – e si occuperà di raccogliere le firme per i sei referendum sulla giustizia promossi da Lega Salvini Premier e Radicali. Questo è un referendum per una riforma vera, profonda e giusta della giustizia attesa da decenni: meno correnti nel Csm, processi veloci, responsabilità civile di chi sbaglia, più tutele per i sindaci. A partire dal 3 luglio, anche i valdostani potranno dare il loro contributo per una riforma epocale della giustizia».
I sei referendum
La riforma del Consiglio Superiore della Magistratura. Il CSM è l’organo di autogoverno dei magistrati e ne regola la carriera. Per due terzi è composto da magistrati eletti. Oggi su capacità e competenze prevale il sostegno delle correnti: per candidarsi a far parte dell’organo è infatti obbligatorio raccogliere dalle 25 alle 50 firme, cosa che richiede di fatto l’adesione a una delle correnti. Con il sì al referendum, chiunque si potrà candidare senza scendere a patti con esse.
La responsabilità diretta dei magistrati. Il cittadino accusato ingiustamente o che finisce in carcere da innocente non può chiedere direttamente al magistrato di rispondere dei suoi errori. Ci si può rivolgere solo allo Stato. Anche se la Costituzione vuole che ogni singolo funzionario statale sia responsabile direttamente per i danni causati nell’esercizio delle loro funzioni, i magistrati godono di un trattamento privilegiato rispetto agli altri funzionari e a qualsiasi cittadino. Con il sì al referendum si introduce la possibilità di chiamare in causa direttamente il magistrato: per responsabilizzare l’intero corpo e scongiurare abusi, azioni dolose o gravi negligenze.
L’equa valutazione dei magistrati. La valutazione della professionalità e della competenza dei magistrati spetta al CSM, che decide sulla base di valutazioni preventive fatte dagli stessi magistrati che compongono i Consigli giudiziari. Questa sovrapposizione tra “controllori” e “controllati” rende poco attendibili le valutazioni e dà spesso luogo ad una difesa corporativa. Con il sì al referendum estendiamo anche ai rappresentanti dell’Università e dell’Avvocatura nei Consigli giudiziari la possibilità di avere voce in capitolo nella valutazione dei magistrati, che oggi si giudicano solo tra loro.
La separazione delle carriere dei magistrati. Con il sì al referendum chiediamo la separazione delle carriere per garantire a tutti un giudice veramente “terzo” e trasparenza nei ruoli. Il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale. È esattamente ciò che accade nelle grandi democrazie.
I limiti agli abusi della custodia cautelare. Ogni anno migliaia di innocenti vengono privati della libertà senza che abbiano commesso alcun reato e senza aver subito una condanna definitiva. Con il sì al referendum, eliminando la possibilità di procedere con la custodia cautelare per “reiterazione del medesimo reato”, faremo in modo che possano finire in carcere prima della conclusione del processo soltanto gli accusati di reati gravi.
L’abolizione del Decreto Severino. La sospensione e la decadenza automatica di sindaci e amministratori locali condannati anche in via definitiva hanno creato vuoti di potere e si sono verificati molti casi di sospensione temporanea dei pubblici uffici di innocenti che sono poi stati reintegrati al loro posto, anche se le sentenze a loro carico non lo avevano previsto. Il sì al referendum elimina l’intero decreto, togliendo l’automatismo e restituendo ai giudici la facoltà di decidere se applicare o meno l’interdizione dai pubblici uffici. Nella tabella qui allegata trovate data, luogo e orario dei gazebo del mese di luglio.
Il calendario dei gazebo
sabato 3 luglio AOSTA – place des Franchises dalle 8.30 alle 18.30; PONT-SAINT-MARTIN – piazza IV Novembre dalle 9 alle 13
lunedì 5 luglio VERRÈS – piazza del mercato dalle 9 alle 12
martedì 6 luglio AOSTA – piazza del mercato dalle 8.30 alle 13
venerdì 9 luglio SAINT-VINCENT – piazza Cavalieri dalle 9.30 alle 13.30
sabato 10 luglio PONT-SAINT-MARTIN – piazza IV Novembre dalle 9 alle 13
domenica 11 luglio AOSTA – place des Franchises dalle 8.30 alle 18.30
lunedì 12 luglio VERRÈS – piazza del mercato dalle 9 alle 12; CHATILLON – piazza Duc dalle 9 alle 13
martedì 13 luglio AOSTA – piazza del mercato dalle 8.30 alle 13
sabato 17 luglio PONT-SAINT-MARTIN – piazza IV Novembre dalle 9 alle 13
lunedì 19 luglio VERRÈS – piazza del mercato dalle 9 alle 12
martedì 20 luglio AOSTA -piazza del mercato dalle 8.30 alle 13
sabato 24 luglio AOSTA – Porta Pretoria dalle 8.30 alle 18.30; PONT-SAINT-MARTIN – piazza IV Novembre dalle 9 alle 13
lunedì 26 luglio VERRÈS – piazza del mercato dalle 9 alle 12
martedì 27 luglio AOSTA – piazza del mercato dalle 8.30 alle 13
sabato 31 luglio AOSTA – Porta Pretoria dalle 8.30 alle 18.30; PONT-SAINT-MARTIN – piazza IV Novembre dalle 9 alle 13