Val d’Ayas: Una salita per il vallone in difesa delle Cime Bianche contro il mega comprensorio sciistico
L'evento programmato per domenica 18 luglio per scongiurare che prenda corpo il progetto del mega comprensorio sciistico tra la Valtournenche e la Val d'Ayas
Val d’Ayas: Una salita per il vallone in difesa delle Cime Bianche è l’evento programmato per domenica 18 luglio per scongiurare che prenda corpo il progetto del mega comprensorio sciistico tra la Valtournenche e la Val d’Ayas. L’appuntamento è stato presentato in una conferenza di Valle Virtuosa che «non intende mollare» ha scandito Jeanne Cheillon, introducendo i fotografi biellesi Annamaria Gremmo e Marco Soggetto.
Conservazione
«Il sostegno lo raccogliamo da fuori Valle da persone che guardano al nostro territorio con passione» ha sottolineato. I due, insieme al lombardo Francesco Sisti, hanno portato avanti il progetto fotografico ‘L’ultimo vallone selvaggio’ all’insegna della parola chiave ‘conservazione’.
«Il vallone è sotto scacco, salvarlo è una causa per la quale vale combattere. E’ l’ultima zona perfettamente intatta della Valle d’Aosta, schiacciata tra grandi comprensori sciistici» dice Gremmo che parla di «scrigno di biodiversità e di vero e proprio museo archeologico a cielo aperto. Dobbiamo essere lungimiranti e impedire che tale patrimonio venga perso».
Non solo fotografia per salvare Cime Bianche «anche se è un potentissimo vettore», i due hanno lanciato una petizione su change.org che in un anno ha raccolto 13 mila firme, la raccolta di adesioni con il Luogo del cuore Fai e portato in giro per l’Italia le foto scattate in anni di frequentazione del vallone.
Nessuna coscienza
Ha dipinto un quadro a tinte fosche dello stato di salute del Pianeta Paola Meneghini, presidente di Valle Virtuosa. «Il mondo ha capito che bisogna passare dall’economia lineare a quella circolare. Solo la Valle d’Aosta non ne prende coscienza, incrementando lo sfruttamento delle risorse del territorio» tuona.
Per Soggetto «l’opinione pubblica e le normative devono pesare sulle decisioni» e parla della rete europea Natura 2000 nella quale il vallone rientra e della sua appartenenza alle Zone di protezione speciale. Per tutti «è arrivato in momento di farsi sentire «visto che i primi risultati dello studio di fattibilità arriveranno il prossimo ottobre e quelli definitivi nell’ottobre del 2022».
L’escursione
L’escursione è per tutti. Il ritrovo il 18 luglio è previsto per le 8.30 sulla piazza della chiesa di Saint-Jacques per poi percorrere un anello che porterà all’Alpe Vardaz, porta di ingresso del vallone. In caso di maltempo l’evento sarà posticipato a domenica 25 luglio.