Morì cadendo dalle scale dopo un “pestaggio”: in due a processo per lesioni
Una perizia ha evidenziato la presenza dei segni di una violenta lite, ma ha escluso un nesso causale tra la caduta fatale e le "botte" ricevute
Sono finiti a processo con l’accusa di lesioni aggravate Tahir Mohamed (classe 1977) e Benjaa Abderahim (classe 1967). Secondo la Procura della Repubblica di Aosta, sarebbero stati loro – insieme a un terzo individuo mai identificato – ad aver picchiato Abdelkader Deskaoui, 49enne di Saint-Vincent, qualche ora prima che quest’ultimo perdesse la vita cadendo accidentalmente dalle scale tra piazza Cavalieri di Vittorio Veneto e via Roma, sempre nella cittadina termale.
Per fare luce sull’episodio gli inquirenti avevano disposto una perizia che, pur confermando la presenza di lesioni sul corpo del 49enne, aveva escluso un nesso causale tra le “botte” ricevute e la caduta che ha cagionato il decesso. I due sono quindi imputati solo per le lesioni arrecate ad Abdelkader.
A quanto appreso, a documentare il violento scontro sarebbero le immagini catturate da una telecamera di sorveglianza posizionata nel centro del paese.
I fatti
Ma andiamo con ordine: nella notte tra sabato 10 e domenica 11 ottobre 2020, alcuni giovani avevano notato il corpo del 49enne ai piedi della scalinata. Sul posto erano immediatamente intervenuti il 118 e i Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile e del Nucleo investigativo.
Dalle testimonianze raccolte dai militari dell’Arma era emerso che il 49enne era stato notato qualche ora prima intento a litigare con alcune persone, probabilmente dopo qualche bicchiere di troppo.
Episodio non collegato con il successivo incidente, come confermato da una telecamera della videosorveglianza che aveva registrato la caduta fatale.
Il processo
Il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Aosta ha preso il via oggi, giovedì 9 settembre. Benjaa Abderahim, difenso dall’avvocato Donadio, ha chiesto di patteggiare, mentre per il coimputato (difeso dall’avvocato Laganà) c’è stato un problema di notifica. L’accusa è rappresentata in aula dalla vpo Maria Rosa Catroppa.
L’udienza è stata rinviata dal giudice Maurizio D’Abrusco al 2 dicembre.
(f.d.)