Sanità Valle d’Aosta gestita con rapporti anomali, ma senza reati
La Procura di Aosta ha chiesto l'archiviazione per l'indagine sulle assunzioni di personale nell'Usl attraverso una società di somministrazione interinale l'indagine sulle liste di attesa per gli interventi chirurgici all'ospedale regionale
Sanità Valle d’Aosta gestita con rapporti anomali, ma senza reati.
La Procura di Aosta ha chiesto l’archiviazione per l’indagine sulle assunzioni di personale nell’Usl attraverso una società di somministrazione interinale e l’indagine sulle liste di attesa per gli interventi chirurgici all’ospedale regionale.
Le indagini, condotte dalla Digos, avevano riguardato le assunzioni del personale attraverso l’agenzia di lavoro interinale ‘Synergy’ srl.
Assunzioni anomale
L’accusa ipotizzava che in alcuni casi ci fossero state ingerenze da parte dall’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse e dell’allora direttore generale dell’Asl Angelo Pescarmona, oltre a “una gestione clientelare e fatta di raccomandazioni”.Dagli accertamenti è emersa una tendenza a gestire l’azienda sanitaria in maniera ‘’domestica’’, con rapporti ‘’anomali’’ tra la politica e il direttore generale, ma non sarebbero stati commessi reati penali.
Per l’accusa, il ruolo allora rivestito da Angelo Pescarmona gli consentiva di poter fare nomi di persone a lui gradite per essere assunte, senza che siano emerse condotte minacciose o coercitive.
Liste di attesa interventi chirurgici
Chiesta l’archiviazione anche per quanto riguarda l’indagine sulle liste di attesa per gli interventi chirurgici all’ospedale regionale, nello specifico sull’operazione a cui era stato sottoposto nell’aprile scorso il padre di Andrea Manfrin, capogruppo della Lega Vda in Consiglio Valle. Per la procura, non sono emersi illeciti penali, ma un quadro giudicato desolante della gestione della sanità pubblica valdostana. Nello specifico, non sono state rilevate pressioni sul personale per fare saltare la fila al paziente.
Per l’accusa, anche in questo caso non sono emersi elementi penalmente rilevanti: l’assessore Barmasse, dopo essere stato informato da Manfrin che l’intervento del padre era stato rinviato, ha chiamato il primario del reparto di urologia, prassi definita dalla stessa accusa poco ortodossa ma non illecita.
Nomina direttore Chirurgia
Anche la nomina del nuovo direttore del dipartimento delle Discipline chirurgiche dell’ospedale Parini di Aosta è finita sotto la lente della Procura.
Anche in questo caso secondo l’accusa ci sarebbe stata una diretta ingerenza da parte dell’assessore alla Sanità, Roberto Barmasse – comportamenti giudicati inopportuni – ma nessun reato.
Dalle indagini è emerso che Flavio Peinetti, direttore della struttura complessa di Chirurgia Vascolare, avrebbe chiesto all’ex direttore generale dell’Asl, Angelo Pescarmona, di anticipare la data delle selezioni per il ruolo di direttore del dipartimento delle Discipline chirurgiche, di cui lui fino all’aprile di quest’anno era stato reggente.
Anticipando il bando, lo stesso Peinetti avrebbe potuto partecipare, in quanto la disciplina prevede come limite massimo di età 65 anni, che lui avrebbe compiuto da lì a poco.
Gli accertamenti hanno rivelato che intervenne l’assessore Barmasse per procrastinare le procedure di selezione, tanto che alla fine Pescarmona ritardò la pubblicazione delle procedure di selezione. Così, Peinetti, avendo già compiuto i 65 anni, non potè più partecipare.
(re.aostanews)