Governo, Lavevaz: «Entro febbraio la nomina dell’assessore all’Ambiente»
Per Caveri bisogna affrontare il problema della denatalità, per Marzi la digitalizzazione, per Jean-Pierre Guicharadaz bisogna concentrasi sulla 'marca' Valle d'Aosta, per Sapinet sul Psr, Bertschy ha ricordato importanza impianti a fune; il presidente del Consiglio Alberto Bertin ha tracciato un bilancio delle attività consiliari
Governo, Lavevaz: «A febbraio la nomina dell’assessore all’Ambiente». Lo ha detto il presidente della Regione Erik Lavevaz durante la conferenza stampa di fine anno dell’esecutivo e della Presidenza del Consiglio.
Assessore a febbraio
«Il confronto con gli attuali partener di maggioranza è stato serrato. Poi abbiamo preferito mettere al sicuro il bilancio. A gennaio le forze politiche faranno una sintesi e decideranno della nuova road map. Prima vengono i contenuti e poi si riempe la casella mancante» ha precisato
Dei rapporti con Roma dice: «sono cordiali, c’è un confronto continuo ma rilevo un atteggiamento molto centralista in generale, lo abbiamo notato recentemente parlando di Pnrr. Le Regioni hanno chiesto una cosa logica, anche banale: di far parte della cabina di regia che regola il Pnrr. Questo ci è sempre stato negato, ed è sintomo del centralismo imperante che stiamo vivendo in questa fase storica».
Ha aggiunto: «Per esempio negli ultimi anni c’è stato un aumento importante delle impugnative delle leggi regionali, un atteggiamento di controllo molto puntuale. Questo non ci deve far abbassare l’asticella e come Consiglio non dobbiamo aver timore di legiferare. Ne va delle nostre capacità di difendere le nostre peculiarità».
Impianti a fune
Dell’importanza degli impianti a fune ha parlato l’assessore e vicepresidente della Regione Luigi Bertschy. «E’ un settore che diventa sempre più strategico per l’economia della nostra regione». Ricorda che il settore impiega 1000 persone ed ha un fatturato di 100 milioni di euro. Cita il Piano per le Politiche del lavoro e gli 8 milioni di euro per l’occupazione inseriti nel Defr.
Denatalità mette a rischio scuole
Per l’assessore Luciano Caveri «Il trattato sottoscritto da Macron e Draghi getta le basi per rinnovate collaborazioni transfrontaliere e rappresenta un ponte con l’Europa».
Per Caveri «l’amministrazione passa anche per la politica e la stabilità è indispensabile per programmare da qui al 2017».
Alla luce della denatalità l’assessore all’Istruzione non nega «il rischio di chiusure di scuole a asili. Il tema demografico va affrontato nel suo insieme».
Marca Valle d’Aosta
Ribadisce l’assessore Jean-Pierre Guichardaz l’importanza della ‘marca Valle d’Aosta’ «che può diventare un brand spendibile a 360° e del turismo di prossimità per il sistema turistico regionale che è di alta qualità e assicura un’accoglienza che non ha nulla da invidiare a nessuno (alludendo al Trentino senza nominarlo)». Non poteva mancare un accenno al castello di Aymavilles «che è la nostra ottava meraviglia e si aggiunge al ricco patrimonio di beni culturali».ù
Digitalizzazione
Per l’assessore Carlo Marzi la sfida «è la digitalizzazione che è anche inclusione sociale». Dice basta «al concetto del costo costo medio perché è vero che siamo la regione con il minore numero di abitanti per km2 ma governiamo un territorio estremamente difficile. Il valore sono le persone e non i numeri».
Sì ai cantieri forestali
L’assessore Davide Sapinet ha ricordato il ruolo centrale in agricoltura dell’Institut agricole régional come centro di ricerca, innovazione e sperimentazione. «Ora guardiamo alla nuova programmazione del Psr 2023-2027». Ha confermato l’organizzazione dei cantieri forestali con lo stesso numero di impiegati e ore lavorative del 2021.
Bertin, anno condizionato dalla pandemia
«Il 2021 è stato il primo anno pieno della legislatura. Un anno impegnativo, reso particolarmente difficoltoso dal protrarsi della pandemia da Covid-19, con effetti pesanti sul tessuto socio-economico della Valle d’Aosta» ha sottolineato il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin.
Ha proseguito: «L’attività del Consiglio è stata quindi improntata a fronteggiare l’emergenza: delle 37 leggi approvate, ben 12, cui si aggiungono le leggi di bilancio di previsione per il triennio 2022-2024, contengono misure di sostegno all’economia regionale, all’occupazione, alle famiglie, alle categorie sociali più svantaggiate. L’impegno dell’Assemblea in questa direzione è stato corale, con un apporto sostanziale di proposte e di idee, che si sono poi concretizzate in interventi legislativi».
(da.ch.)