Donne e lavoro: post pandemia all’insegna della precarietà
Barbara Buillas, Chiara Allera Longo e il professor Massimo Angelo Zanetti
Lavoro
di Cinzia Timpano  
il 15/04/2022

Donne e lavoro: post pandemia all’insegna della precarietà

Se n'è parlato ieri pomeriggio nell'incontro organizzato da Dora Donne in valle d'Aosta, coordinamento Donne dello Spi Cgil VdA, Anpi e Associazione Toponomastica femminile nell'ambito della nostra 'Le madri della Repubblica'

Donne e lavoro: post pandemia all’insegna della precarietà.

Ieri, giovedì 14 aprile, nella sala convegni della BCC Valdostana si è tenuta la conferenza “Disuguaglianze di genere, precarietà occupazionale, denatalità. Le donne tra lavoro e maternità”.

L’evento è stato organizzato da Dora – Donne in Valle d’Aosta, dal sindacato dei pensionati Spi-Cgil Va e dal suo Coordinamento Donne, dall’associazione Diritto al Futuro, dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia – Api e dall’associazione Toponomastica Femminile attorno alla mostra “Le madri della Repubblica. Ieri, oggi e domani. Insieme le donne fanno l’Italia” dedicata alle 21 donne che hanno fatto parte dell’Assemblea Costituente.

«Voglio sottolineare la collaborazione di diverse associazioni e sindacati per la realizzazione di questo incontro – ha esordito Chiara Allera Longo.

Ci siamo riuniti non solo per celebrare le 21 donne della Costituente ma anche perché, se pur in ambiti diversi, lavoriamo sulle tematiche della democrazia, dell’uguaglianza e delle politiche di genere».

L’evento è stata un’occasione per fare il punto della situazione sulla condizione della donna a distanza di 74 anni dal varo della Costituzione.

Il relatore Massimo Angelo Zanetti, professore associato di Sociologia al Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta e Presidente dell’associazione Diritto al Futuro, si è concentrato sulla condizione occupazionale della donna.

Donne e lavoro: parola d’ordine precarietà

Si è parlato di conciliazione tra lavoro extra domestico retribuito e lavoro domestico e di cura familiare non retribuito e di disuguaglianze di genere nella ridistribuzione di carichi di cura per il lavoro domestico.

La ripresa post pandemia è stata ed è all’insegna della precarietà e della discontinuità occupazione, in special modo per le donne.

Secondo il professor Zanetti, «prevalgono forme contrattuali a termine, sia per le donne che per gli uomini ma l’incidenza della precarietà e discontinuità è maggiore per le donne, con un ruolo prevalente della piccola impresa fino a 15 dipendenti».

I dati riportati dal professor Zanetti parlano di tempo indeterminato solo per il 14% dei contratti delle donne, percentuale che scende al 10% nella nostra regione.

Il 49,6% di tutti i contratti femminili è a tempo parziale, contro il 26,6% degli uomini.

In Valle d’Aosta, i contratti part time accordati alle donne sono il 43,4%.

Barbara Buillas, vice presidentessa dell’associazione DORA, Donne in Valle d’Aosta dice: «La mostra e questo ciclo di conferenze sono iniziative importanti per il recupero della storia delle donne, troppo spesso dimenticata o poco considerata.

Vogliamo che sia un momento di riflessione tra passato e presente».

L’esposizione, inaugurata lo scorso 7 aprile, si può visitare fino all’8 maggio alla Cittadella dei Giovani.

La registrazione dell’incontro di ieri è disponibile sulla pagina Facebook “DORA – Donne in Valle d’Aosta – ETS” e “SPI CGIL Valle D’Aosta”.

Nella foto in alto, da sinistra, Barbara Buillas, Chiara Allera Longo e il professor Massimo Angelo Zanetti. 

(giulia calisti)

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