L’impronta di Gianadda su Aosta: inaugurate la statua di Augusto e la mostra Identité
L'opera in bronzo fa bella mostra di sé all'Arco d'Augusto; la mostra itinerante è proposta dall'associazione culturale Le Clé sur la porte
L’impronta della famiglia Gianadda su Aosta. Si può riassumere così l’inaugurazione della statua dell’Imperatore Augusto, che fa bella mostra di sé vicino all’omonimo Arco, e della mostra fotografica itinerante, Identité, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 26 luglio.
La statua
L’inaugurazione della statua dell’Imperatore AugustoAlla presenza anche di Léonard Gianadda, la cerimonia di piazza dell’Arco d’Augusto è servita per togliere il velo sull’opera di bronzo realizzata dallo scultore Gabriele Garbolino Ru, come calco di opera antica.
Donata nel novembre 2021 proprio dal mecenate d’arte svizzero, Léonard Gianadda, al Consiglio regionale della Valle d’Aosta, ha visto poi il Consiglio stesso concederla in comodato d’uso gratuito al comune di Aosta «per condividere la voglia di promuovere la valorizzazione della stessa con il posizionamento in zona Arco d’Augusto».
La mostra Identité
L’occasione è stata utilizzata anche per inaugurare Identité, la mostra fotografica itinerante proposta dall’associazione culturale La Clé sur la porte di Champdepraz, guidata nell’opera da Nicole Seris e Nicoletta Odisio.
L’iniziativa prevede l’utilizzo di immagini provenienti dal fondo Gianadda, che ripercorrono i viaggi compiuti dai fratelli Gianadda, collocandosi in un immaginario legato alla condivisione di spazi, di memorie e di riflessioni senza confini geografici intorno al mondo contemporaneo e quello passato.
Una delle opere della Mostra Identité
Attraverso banner monofacciali di diverse dimensioni fissati su telai, le foto sono apposte sulle facciate delle scuole comunali dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado Quartiere Cogne, dell’Istituzione scolastica Lexert, della scuola primaria Ponte di Pietra, dell’Istituzione scolastica Saint-Roch e della Scuole dell’infanzia Rodari dell’Istituzione scolastica San Francesco.
Il sindaco
«Ho l’onore di accogliere nelle nostre vie il regalo di un grande Amis de la Vallée d’Aoste – ha spiegato il sindaco di Aosta, Gianni Nuti -. Una statua magistrale, che permette di evocare le radici della nostra città».
Con l’augurio che il «braccio teso verso l’Europa indichi un cammino di pace e di incontro tra realtà con differenti origini», il sindaco si è auspicato che la città possa essere «differente con questa nuova visione del Mondo».
Gianni Nuti ha poi dedicato un pensiero a Nicole Seris e Nicoletta Odisio.
«Le ringrazio di cuore – ha esclamato -. Hanno espresso il loro desiderio di abbellire la città mettendoci tanto del proprio. Hanno montato le immagini con amici e parenti, segno di un’appartenenza alla città che non è così scontato. Speriamo che tanti cittadini abbiano questo pensiero, per far sì che Aosta diventi veramente una città del Mondo».
Il presidente del Consiglio regionale
Ha ringraziato «l’Ami de la Vallée d’Aoste, Léonard Gianadda» il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin.
«Grazie a questo dono riprendiamo i nostri legami con la città di Martigny e con il Vallese» realtà con cui i rapporti vanno avanti da «secoli».
Per il presidente le «vestigia romane di Martigny e Aosta testimoniano un importante legame – ha concluso -. Il Vallese, per noi, è una terra vicina, con tradizioni e culture simili. Spero che le città instaurino una collaborazione e un legame in cui la cultura sia protagonista».
Léonard Gianadda
Si è detto «onorato» Léonard Gianadda, che ha ricordato le origini piemontesi di suo nonno, arrivato in Svizzera nel 1886 «come rifugiato economico».
Evidenziate le difficoltà di un italiano oltralpe, Léonard Gianadda ha ricordato la nascita dell’idea di portare la statua in centro ad Aosta.
«A Martigny ho pensato un progetto per migliorare la città, mettendo le statue di Giulio Cesare, Augusto e Claudio (fondatore di Forum Claudii ndr.), chiedendo a Garbolino di scolpirle – ha detto Gianadda -. Aosta? È vicina al mio cuore, e una replica della statua di Augusto doveva assolutamente avere un posto qui e ne vado fiero».
(al.bi.)