Elettrificazione Aosta-Ivrea, «imprescindibile completamento senza alcuna interruzione»
La Giunta regionale ha dato parere favorevole condizionato al progetto di Rfi per l'elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea rispondendo alle eccezioni fatte dal Comune di Ivrea
Elettrificazione Aosta-Ivrea, «imprescindibile completamento senza alcuna interruzione».
La Giunta regionale ha dato parere favorevole condizionato al progetto di Rfi per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea.
Nella seduta di questa mattina la Giunta regionale ha dato l’assenso al perfezionamento dell’intesa tra Stato e Regione sul progetto definitivo dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea – Aosta, proposto da Rfi.
Assenso condizionato al recepimento delle prescrizioni e condizioni indicate dalle varie strutture regionali e dai Comuni valdostani coinvolti.
Progetto di importanza strategica
Per il presidente della Regione, Erik Lavevaz, il progetto «riveste un’importanza strategica non solo per la Valle d’Aosta ma anche per il Piemonte» e prosegue il proprio iter secondo le previsioni.
L’approvazione da parte della giunta ribadisce la necessità dell’opera.
«L’imprescindibile completamento dell’elettrificazione, senza alcuna interruzione, consentirà di connettere finalmente la Valle d’Aosta alla rete ferroviaria elettrificata italiana e di utilizzare treni elettrici più capienti introducendo una sostanziale e irrinunciabile miglioria del servizio di trasporto» si legge nella nota.
Il riferimento è alla bocciatura al progetto da parte del Comune di Ivrea e all’iniziativa del sindaco e dei parlamentari Pd che hanno portato in Parlamento la richiesta di non elettrificare il tratto di circa 1 chilometro in galleria.
Nei giorni scorsi il consigliere regionale del Piemonte, Alberto Avetta (Pd), presidente della Commissione Trasporti del Piemonte, aveva presentato un’interrogazione al Consiglio regionale piemontese chiedendo che si evitasse l’ampliamento del tunnel di Ivrea e aveva commentato positivamente i segnali di disponibilità arrivata del ministero delle Infrastrutture a valutare l’ipotesi di un progetto meno impattante per l’elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea, rinunciando all’ampliamento della galleria.
Ipotesi sul quale è intervenuto il Comitato La Valle d’Aosta Riparte chiedendo un senale di vita alla Valle d’Aosta.
«Si tratta di un intervento complesso e articolato che necessita di una larga condivisione e che si potrà arricchire del dialogo con la Regione Piemonte» dice il presidente Erik Lavevaz che incontrerà, a inizio settembre, l’assessore piemontese competente in materia di Trasporti e Infrastrutture per confrontarsi anche sulle istanze pervenute dal territorio piemontese.
I pareri dei Comuni e delle strutture interessate
Nella delibera approvata questa mattina si allegano i pareri dei Comuni, alcuni dei quali «pongono condizioni vincolanti e sottintendono modificazioni puntuali alla previsioni progettuali», ma non sono «a priori ostative alla realizzazione dell’opera nel suo complesso».
Le Strutture regionali competenti hanno preso atto dei riscontri forniti da RFI in merito alle osservazioni dei Comuni, «volti nel loro complesso a superare le criticità rappresentate dagli enti locali, in ogni caso nei limiti imposti dalle leggi vigenti e fatte salve le esigenze correlate alla sicurezza ferroviaria».
Condizione più delicata è quella espressa dalla Struttura patrimonio archeologico e restauro beni monumentali del Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali, che formula un parere di massima positivo subordinato agli esiti di ulteriori indagini archeologiche.
«Le indagini archeologiche dirette (sondaggi e trincee), predisposte nelle aree dove saranno realizzati il sottopasso di Nus e le sottostazioni elettriche di Donnas e Châtillon,verranno eseguite, da cronoprogramma inviato da RFI, nei mesi di agosto e settembre 2022» si legge nel parere.
«Quindi, solamente a seguito della ricezione dei risultati di tali indagini e solamente in caso di assenza di stratigrafie archeologiche, potrà essere autorizzata la realizzazione di tali infrastrutture. Pertanto, in questo stadio di avanzamento dell’iter procedurale, si esprime un parere di massima positivo alla realizzazione dell’opera, subordinato all’esito delle indagini sopra descritte, che potranno anche dunque condizionare lo spostamento delle infrastrutture previste in progetto al fine di garantire la tutela degli eventuali ritrovamenti archeologici. Si sottolinea fin d’ora che tale opzione comporterà l’avvio di un nuovo iter di VPA nelle nuove aree individuate».
(er.da.)