Trasporti gratuiti a profughi e rifugiati la Regione ha già sborsato 8.000 euro, secondo la Lega
Il Carroccio chiede conto anche della struttura di accoglienza di Saint-Marcel gestita dalla Protezione civile
La Lega chiede conto della gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini a Plout di Saint-Marcel e torna sulla gratuità dei trasporti per profughi e rifugiati, legge costata da giugno a oggi 8.000 euro, secondo i consiglieri del Carroccio che commentano «un po’ troppi».
L’interpellanza
Ha esordito così in aula il capogruppo Andrea Manfrin: «Dopo un periodo di rodaggio di accoglienza, la Regione ha attivato le procedure per ospitare i profughi ucraini nelle strutture con un bando da 437 mila euro per 46 posti a Donnas. Un’altra struttura a Saint-Marcel è occupata da profughi ma non c’è traccia della procedura adottata».
«Risulta che a Plout – entra nel dettaglio Manfrin – operi personale di protezione civile volontario e forse anche professionista: un cuoco e un aiuto cuoco e vari altri soggetti destinati alle pulizie e ad altre attività. Queste persone sarebbero impegnate h24 per l’accoglienza di due soli nuclei familiari. Il tema costi è sicuramente il più importante. I Cas sono pagati dal ministero e così gli Sprar alle cui spese concorrono i Comuni. Nessuna di queste due procedure sono state attivate per Saint-Marcel. Curioso che personale della protezione civile sia stato attivato per rendersi disponibili a gestire la struttura».
Torna sui trasporti gratuiti per i profughi. «I gestori delle prendono 28,32 euro a persona e la quota per il trasporto – 60 centesimi – rientra nella cifra. La comunità paga due volte. I 60 centesimi devono essere destinati ad altro» puntualizza il capogruppo.
I chiarimenti
Chiarisce il presidente della Regione Erik Lavevaz: «Esiste un’accoglienza strutturata. Per fare fronte all’emergenza profughi ucraini la Protezione civile nazionale ha messo in atto tutta una serie di iniziative. I Cas e i Sai sono i primi luoghi di inserimento. Questi non sono stati sufficienti a coprire il fabbisogno sul territorio. Resta la disponibilità dei valdostani e 90 persone sono ospitate da famiglie in modo gratuito.
La Protezione civile regionale ha individuato una struttura di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero di Aosta a Plout a cui ha fatto un affido diretto per i servizi di ospitalità per un periodo di 90 giorni dalla firma del contratto avvenuta il 29 luglio 2022. La gestione di questa struttura è quindi disciplinata dalle norme sul Sistema di assistenza temporaneo sussidiario per l’accoglienza dei profughi ucraini i cui costi sono coperti con fondi nazionali e, attualmente, il numero di ospiti è molto ridotto».
Il capo dell’esecutivo ha inoltre chiarito che i costi per l’ospitalità prevista per un numero massimo di 20 persone (mai raggiunto) sono pari a 250 euro al giorno mentre i costi di lavanderia, pulizia, fornitura di generi alimentari sono stati affidati dal soggetto attuatore tramite accordi quadro a ditte diverse e, per il mese di agosto, sono stati spesi complessivamente circa 3.800 euro. Anche questi importi saranno rimborsati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.
La replica
Il gruppo Lega VdA ha osservato che le procedure attivate per l’accoglienza nei CAS avrebbero dovuto prevedere più posti in modo da consentire l’inserimento nei centri anche della popolazione ucraina senza dover ricorrere a modalità di affido diverse che sollevano dubbi e perplessità dal punto di vista della trasparenza e della gestione.