Telcha, le associazioni dei consumatori: «cittadini scelgono di stare al freddo perché non riescono a pagare»
Federconsumatori, Adiconsum, Avcu e Adoc denunciano un presunto monopolio di Telcha all'Antitrust e chiedono un tavolo di confronto con la politica
Telcha, le associazioni dei consumatori: «cittadini scelgono di stare al freddo perché non riescono a pagare».
È la denuncia delle associazioni di consumatori Federconsumatori, Adiconsum, Avcu e Adoc che hanno segnalato all’Antitrust un presunto monopolio di Telcha e chiedono un tavolo di confronto con la politica.
«Abbiamo avuto un incontro in passato con Telcha, ne abbiamo chiesto un altro per avere chiarimenti e non ci ha più risposto, il passo successivo, adesso, è rivolgerci all’autorità garante del mercato che risponderà, perché risponderà. Sarei uno sciocco a dire che ci darà ragione, ma se interviene, almeno una multa la farà pagare…».
Bruno Albertinelli (Federconsumatori) sintetizza così le azioni che con le altre associazioni dei consumatori (Adiconsum, Avcu e Adoc) ha portato avanti per dare una prima risposta ai numerosi cittadini di Aosta che, nonostante tengano il riscaldamento spento sono costretti a pagare 5/600 euro di quota fissa alla società di teleriscaldamento della città. sulle spese di riscaldamento, spiegano le associazioni.
«Perché, però, il Piemonte, la Liguria, la Lombardia hanno elargito ugualmente un bonus alle famiglie allacciate alle reti di teleriscaldamento e in Valle d’Aosta sono tutti muti?» chiede Albertinelli.
«Il silenzio da parte della maggioranza regionale ci ha stupito tantissimo – ancora Albertinelli -, non abbiamo mai avuto una risposta».
Il presunto monopolio
«Telcha di fatto è un monopolio, mi obbliga a rimanere anche alla scadenza del contratto perché se decido di andarmene devo cambiare la caldaia perché non è compatibile con altre forme di riscaldamento e questo non è un mercato libero» aggiunge il referente di Federconsumatori.
«Ci siamo mossi perché non potevamo più stare fermi» aggiunge Rosina Rosset (Avcu), mentre Ettore Vuillermoz (Avcu) porta l’esempio sollevato da alcuni amministratori di condomini dove «su 10 nuclei familiari, sette hanno chiuso il riscaldamento visti i rincari e nonostante questo pagano 500 euro di spese fisse».
Senza contare il fatto, aggiunge Vuillermoz, che «40% delle persone che avrebbero diritto al bonus non ce l’ha perché non sa come si fa un Isee, non sa cos’è un Caf».
«Abbiamo tutti sottovalutato»
«Abbiamo tutti sottovalutato che Telcha ci stava legando mani e piedi. Sembrava la panacea di tutti i mali, meno inquinamento, meno spese – ricorda Albertinelli -, nessuno ha pensato che il sistema avrebbe imbrigliato i consumatori, ce ne siamo accorti oggi. Prima di noi, qualche tempo fa, se n’erano già accorti gli artigiani. Bisogna trovare una soluzione».
Impossibile capire quante famiglie sono allacciate e quali tipo di contratti vengano applicati, dicono le associazioni. «La difficoltà è stata trovare un contratto da allegare alla lettera all’Autorità – dice Albertinelli -. Non esiste un contratto tipo, sono tutti diversi».
Nemmeno il Comune di Aosta ha una stima degli allacciamenti dei privati, come spiega l’assessore Corrado Cometto, unico presente, insieme al consigliere Diego Foti, tra i politici, seppur invitati tutti, alla conferenza di questa mattina.
Un’altra denuncia delle associazioni è l’imposizione, da parte di Arer, dell’allaccio a Telcha al momento della stipula del contratto d’affitto.
«Arer impone l’allaccio a Telcha – dice Albertinelli -, se non ti allacci non ti dà l’alloggio e questo è illegale e se ho la prova documentata che è vero faccio ricorso al Tar».
Vuillermoz evidenzia poi come tutte le altre società di riscaldamento non facciano pagare una quota potenza così importante, ma solo una quota fissa del contatore di circa 50 euro.
«Inoltre, sul sito ilteleriscaldamento.eu ci sono tutte le tariffe delle varie società d’Italia, tranne Telcha – dicono ancora le associazioni -, questa è mancanza di trasparenza: quanto pago un kw? Altre società hanno avuto aumenti del 60-70% qui si parla del 140%».
Un tavolo con la politica
La carne al fuoco è tanta, le associazioni chiedono ancora che la politica, con Cva (socio di Telcha) si siedano a un tavolo.
«Per il Comune di Aosta e la maggioranza, mi sento di dire che se ci sarà un tavolo, noi ci saremo» conclude l’assessore Cometto.
(erika david)