Fiamme Gialle: anche una società valdostana nella confisca di beni da 55 milioni di euro
CRONACA
di Cinzia Timpano  
il 18/04/2023

Fiamme Gialle: anche una società valdostana nella confisca di beni da 55 milioni di euro

Il Nucleo di Polizia economica e finanziaria ha scoperto un sistema studiato per frodare il fisco e utilizzare il denaro guadagnato in nero per alimentare il mercato di prestiti a tassi d'usura fino a 210% annuno

Fiamme Gialle: anche una società valdostana nella confisca di beni da 55 milioni di euro.

C’è anche una quota di una società valdostana – seppur marginale – tra i beni sottoposti a confisca nell’ambito dell’operazione Aemilia, che ha visto coinvolta una compagine ‘ndranghetista operante da anni nel territorio emiliano, nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza.

Ammonta a 55 milioni di euro il valore complessivo di beni immobili, beni mobili registrati, disponibilità finanziarie, e quote societarie confiscati dal Nucleo di Polizia economica finanziaria di Cremona, insieme al Nucleo di Polizia economica e finanziaria di Crotone, del Gruppo Aosta e del Gruppo Rimini.

Lo rende noto l’agenzia Ansa di Aosta.

Le indagini delle Fiamme Gialle

Le indagini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cremona erano state avviate nel maggio 2012, dopo l’arresto in flagranza per il reato di usura, di un piccolo imprenditore di origini calabresi, da molti anni residente in provincia di Piacenza.

Approfittando delle difficoltà di un imprenditore, aveva prestato soldi applicando un tasso usurario, superiore al 210% annuo.

Le indagini hanno permesso di scoprire un sistema truffaldino, studiato per fatturare operazioni inesistenti, con l’obiettivo di frodare il fisco.

Le liquidità in nero così ricavate servivano per alimentare i prestiti a tassi usurari ad aziende emiliane in difficoltà fino ad assumerne il controllo.

(re.aostanews.it)

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