VdA Aperta: «il Defr di autonomisti e Pd supera a destra il governo Meloni»
Il movimento denuncia l'insensibilità verso la povertà crescente, il salario minimo, le liste di attesa, il sociale e la scuola senza contare il via libera a Cime Bianche
VdA Aperta: «il Defr di autonomisti e Pd supera a destra il governo Meloni». Il movimento denuncia l’insensibilità verso la povertà crescente, il salario minimo e le liste di attesa.
Il j’accuse
«La maggioranza composta dagli autonomisti della “réunion” e dai finti progressisti del Pd – scrive in una nota – ha votato un Defr (il più importante strumento di programmazione finanziaria) che prende le distanze dal Pd della segretaria Schlein, rimanda molte scelte al governo Meloni e avvia percorsi in aperto contrasto con le politiche progressiste degli ultimi 30 anni».
Prosegue la nota: «Le politiche sociali sono completamente abbandonate in attesa che il governo centrale attivi misure di contrasto alla povertà e intervenga sul salario minimo, proprio il contrario della visione autonomista e del Pd nazionale che sul salario minimo raccoglie firme. In Valle intanto continuano gli sfratti e ci sono lavoratrici e lavoratori che percepiscono 7 euro lordi l’ora o che hanno orari di lavoro ridottissimi che non consentono una vita dignitosa».
«Rispetto alla sanità si tira dritto con il progetto di ampliamento del Parini, non si forniscono i dati sulle liste d’attesa e sulle agende delle prenotazioni chiuse. I ritardi sono impressionanti e sempre più valdostane e valdostani non possono curarsi» punta il dito.
Il Defr mette poi nero su bianco l’avvio del collegamento intervallivo nel vallone delle Cime Bianche, la volontà di realizzare una seconda canna del Tunnel del Monte Bianco e la possibilità di dedicare l’aeroporto anche al volo commerciale. Rispetto al personale regionale il documento evita di affrontare il problema della mobilità interna e della mancata valorizzazione dello stesso personale».
Cahier de doléance
«Dimentica l’equiparazione previdenziale promessa al Corpo forestale valdostano e ai vigili del fuoco valdostani e prosegue con la volontà di creare un nuovo ente strumentale dedicato ai servizi alla persona attualmente in capo alla Società dei Servizi, senza garanzie per i lavoratori, in aperto contrasto con le rivendicazioni sindacali» continuano le note dolenti.
E ancora: «Sull’istruzione non c’è attenzione e manca completamente una seria programmazione: gli edifici scolastici cadono a pezzi o fanno acqua; i docenti vengono pagati dopo un anno per le attività aggiuntive; il precariato, come le difficoltà delle segreterie delle Istituzioni scolastiche, non viene più nemmeno preso in considerazione e si rimandano le scelte sull’istruzione tecnico-professionale alla riforma statale di destra, nonostante la nostra regione abbia competenza primaria in questa materia.Tutte le iniziative propositive volte a mitigare questo sfacelo sono state bocciate nella pressoché indifferenza della maggioranza, anzi, fuori onda, alcuni esponenti si sono vantati di averli bocciati tutti per scelta».
(re.aostanews.it)